Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Consigliere Alberto Ancarani di Forza Italia.
“Spett. Arcivescovo Metropolita di Ravenna – Cervia
Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Lorenzo Ghizzoni
Ecc. Rev.ma, mi rivolgo umilmente a Lei perché sono rimasto turbato, come molte altre persone che mi hanno segnalato l’accaduto, da una foto pubblicata sui canali social del settimanale diocesano, nella quale, all’interno della splendida basilica di San Francesco, compare un folto gruppo di scout posizionato nella parte dell’Altare, ove è collocato anche il Crocifisso, con davanti, in bella mostra, due bandiere sul pavimento: quella arcobaleno della pace e quella del presunto stato di Palestina.
Ora, ammesso e non concesso che l’esposizione di bandiere in una basilica dell’importanza di San Francesco, così come in qualunque chiesa, pur opinabile, possa essere tollerata, trovo di una gravità inaudita che non sia presente anche quella di Israele.
Infatti la percezione che viene data, all’impatto di quell’immagine, è un sostegno della Chiesa solo alla cosiddetta causa palestinese, senza alcun riguardo alla gravissima vicenda degli ostaggi israeliani tuttora nelle mani di terroristi tagliagole che considerano infedeli tutti coloro che non solo non sono di religione islamica, ma anche che non fanno parte della loro “fazione islamica”. La circostanza è ulteriormente delicata per la presenza di numerosi minori, che evidentemente dovrebbero essere educati e catechizzati con modalità che non prevedano spinte politiche in ambiti religiosi, a maggior ragione su vicende di questa complessità.
Che l’ArciDiocesi di Ravenna faccia passare questo tipo di messaggio è dunque a mio avviso estremamente pericoloso e mi sento di rivolgerLe un appello pubblico per una presa di posizione che escluda con fermezza lo scenario sopra richiamato.
Peraltro, non posso non evidenziare come la bandiera palestinese rappresenti, essa stessa, tutt’altro che un simbolo di pace.
RingraziandoLa fin d’ora per l’attenzione che vorrà dedicarmi, Le confermo il deferente apprezzamento per il suo Alto magistero nella nostra diocesi.”
Alberto Ancarani

























































