Arriva la risposta dei facilitatori alle relazioni interne della Regione Emilia Romagna, Gabriele Lanzi ed Elena Mazzoni alle ultime dichiarazioni di Maiolini.
“Lasciano di stucco le asserzioni rilasciate da Maiolini. Secondo la sua ricostruzione, visto che a Ravenna non sono presenti portavoce eletti, nessuno sarebbe legittimato a rappresentare il MoVimento. Omette però di dire che almeno fino al nuovo statuto e alla nomina degli eventuali nuovi organi interni, il MoVimento 5 Stelle possiede già un’organizzazione interna che prevede dei facilitatori per le relazioni interne democraticamente eletti a livello regionale che si occupano di mantenere i rapporti con gli eletti del MoVimento all’interno della Regione, i rapporti con i gruppi locali e di supportare le liste in occasione delle elezioni comunali e regionali, in coordinamento con lo staff nazionale.
Disconoscendo il ruolo dei facilitatori, sarebbe curioso capire a chi spetterebbe, secondo Maiolini, dare legittimazione ai gruppi o ai candidati dei singoli territori.
Sono stati in molti ad avere approfittato della lunga reggenza del MoVimento 5 Stelle e del processo di riorganizzazione interna per fare il buono e il cattivo tempo sui territori disconoscendo l’operatività degli organi interni in carica, come i facilitatori e dei gruppi e dei candidati da questi legittimati.
Contiamo sul fatto che sarà tutto più chiaro non appena saranno definite la nuova struttura del M5S e i compiti dei nuovi organi interni.
Ad oggi non resta che constatare che quella di Maiolini, candidato eletto con una lista civica, quindi esterno al MoVimento 5 Stelle, sebbene supportato dalla consigliera regionale M5S, Silvia Piccinini, rappresenta una fuga in avanti del tutto estranea alle regole interne, nonché allo spirito del MoVimento”.