Teatri e festival hanno visto diminuite le valutazioni del Ministero. Si tratta di valutazioni importanti, alla base delle quali vengono erogati i finanziamenti per lo spettacolo dal vivo o per le rassegne. Particolarmente penalizzate le realtà che hanno indirizzato il loro operato verso la sperimentazione. Nei giorni scorsi, l’ex assessore alla Cultura Davide Cassani, membro della Commissione consultiva nazionale per il Ministero, si era dimesso dal proprio ruolo, insieme a Carmelo Grassi e Angelo Pastore, proprio in polemica con la decisione del governo.
Oggi le valutazioni sono state pubblicate ed è arrivata, via Facebook, la reazione del presidente della Regione Michele de Pascale:
“I teatri sono un presidio di libertà e di cultura per le cittadine e per i cittadini, luoghi che andrebbero sostenuti e rafforzati. I festival e gli spettacoli da vivo in cui crescono innovazione, creatività e ricerca sono stati capaci nel corso del tempo di costruire e rafforzare il proprio ruolo sulla scena contemporanea e di valorizzare i territori che li ospitano.
Oggi questo processo è messo a rischio dalle nuove valutazioni sulla qualità artistica stilate dal ministero della Cultura. Un attento esame dei punteggi induce a constatare un’immotivata volontà penalizzante nei confronti di molte realtà di spettacolo dell’Emilia-Romagna che chiediamo sia rivista.
L’insieme di questi risultati porta a pensare che non sia del tutto casuale questo trattamento riservato all’Emilia-Romagna.
A tal fine sarebbe utile capire cosa sia successo da un anno all’altro e quale nuova visione artistico-culturale o quale ragione politica abbiano prevalso nella revisione degli orientamenti di una Commissione ormai ridotta a una maggioranza esigua e di dubbia legittimità”.