“Leggo con un certo rammarico dai giornali di oggi che alcuni episodi, un paio per la precisione, hanno suscitato a mio modesto avviso molto rumore per nulla. Mi riferisco al compleanno di un bambino festeggiato in un locale pubblico, all’aperto, visibile a tutti, con i genitori e gli zii seduti in due tavoli distinti (secondo le norme vigenti a detta dell’esercente) e nella tempistica della direttiva anticovid (prima delle ore 18,00)” afferma Mauro Marchiani, Movimento 5 Stelle Lugo.

“Si rammenta a tutti, ma sopratutto a chi sta tuonando minacce di tempesta, che il DPCM del 03 novembre impone che le “attività di servizi di bar ristorazione sono consentite dalle 05,00 fino alle 18,00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutte conviventi…” e stando a quanto affermato pubblicamente dal gestore del locale, e  fino a prova contraria dobbiamo ritenerlo valido, tali direttive  sono state rispettate pienamente” continua Marchiani.

“Demonizzare questo evento avvenuto alla luce del sole da parte di un esercente che conosce la normativa, quindi correggibile da parte di organismi di controllo in caso di un eventuale comportamento inadeguato, potrebbe far sì che la prossima volta si opti per un festeggiamento nel privato e quindi senza  garanzia di alcun controllo per il rispetto delle normative anticovid. Ma mi rendo conto che qui ci vorrebbe il buon senso per capire il suo significato intrinseco” dichiara Marchiani.

“In merito a quella che si potrebbe definire una goliardata ossia far suonare una sirena alle 18:00 quale monito ai clienti di alzarsi  dai tavoli, personalmente mi  ha fatto sorridere perchè mi ha evocato gesta che potremmo attribuirle, negli anni 50/60, ai mitici “ Burdel de’ Bar Radium”un gruppo di giovani lughesi che bazzicavano proprio un bar sotto il Pavaglione, appunto il bar Radium, e che, avendo vissuto sulla pelle i tempi bui della guerra, avevano bisogno di sdrammatizzare ogni cosa attraverso l’ironia o una goliardata” prosegue Mauro Marchiani.

“Detto questo non voglio assolutamente mancare di rispetto verso i nostri genitori ed i nostri nonni che hanno vissuto, anche attraverso il suono della  sirena, eventi ben più tragici di quelli che viviamo ora. Usare termini ingiuriosi e preannunciare chissà quali provvedimenti per una sirena che forse, nel peggiore dei casi, potrebbe avere solo sforato dei decibel, sembra un tentativo maldestro di colmare le lacune dei mesi scorsi, dove si sono tollerate situazioni peggiori” afferma Marchiani.

“Non togliamo, non condanniamo e non demonizziamo i giovani e la popolazione in merito alla capacità di scaricare, attraverso l’ umorismo e la goliardia, la tensione di questi momenti, i cd. meme che ci arrivano a migliaia sui nostri cellulari ne sono la prova, perché questo ci aiuta a scacciare, esorcizzandoli,  i demoni che albergano nelle nostre paure in merito al futuro che ci aspetta e non parlo solo dei virus, fermo restando nella ratio di non eludere mai le normative attuali” continua Marchiani.

“Spero che il buon senso e i nervi saldi abbiano la meglio sugli “isterismi”; che non si incorra più nel rischio di istigare la popolazione e i titolari di attività a “massacrarsi” fra loro per un nonnulla; che venga sì imposto il rispetto e l’attuazione delle norme vigenti, ma che questo avvenga attraverso controlli capillari sul territorio e non attraverso proclami fini a se stessi. Insomma un augurio di cuore che il buonsenso prevalga, per il bene di tutti, sopra  ed in ogni circostanza” conclude Mauro Marchiani.