“Il Comune di Ravenna si trova nella pessima e imbarazzante situazione di aver subito nell’ultimo anno ben 3 ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale di Bologna che hanno tutti un minimo comune denominatore: si tratta dei bandi per l’assegnazione in concessione dei centri sportivi per il gioco del calcio.
Nel 2022 il Tar di Bologna annullò con propria sentenza , a seguito del ricorso della Polisportiva Low Street Ponte Nuovo, la procedura di aggiudicazione per l’affidamento in concessione d’uso e gestione per anni 6 del campo sportivo di via Dismano Vecchio 89 a Ravenna.
Aggiudicazione assegnata dal Comune alla Compagnia dell’Albero , Società Polisportiva Dilettantistica arl.
A distanza di 1 anno , dopo aver esperito la specifica gara valevole per entrambi i centri sportivi , a seguito dell’aggiudicazione alla Compagnia dell’Albero , Società Polisportiva Dilettantistica arl. del medesimo campo sportivo di via Dismano Vecchio 89 e dell’aggiudicazione al Ravenna Football Club 1919 ssdrl del campo sportivo di Fosso Ghiaia di Via Romea Sud , sono stati presentati al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia Romagna, sede di Bologna , altri 2 ricorsi con richieste di istanze cautelari.
Si tratta dei ricorsi presentati dalla Polisportiva Low Street Ponte Nuovo sempre per il centro sportivo di via Dismano Vecchio e dal Fosso Ghiaia Asd per il centro sportivo di Via Romea Sud a Fosso Ghiaia.
Si tratta degli unici 2 lotti del bando scaduto il 15 maggio 2023 , dopo essere stato prorogato con motivazione assai discutibile, ai quali hanno partecipato 2 concorrenti .
Gli altri 3 lotti del medesimo bando relativi ai centri sportivi di Porto Corsini, Lido Adriano e San Pietro in Vincoli hanno visto partecipare solo un soggetto .
Viene spontaneo pensare che probabilmente ci potevano essere altri 3 ricorsi al Tar bolognese se a questi 3 lotti avessero partecipato più concorrenti.

Questa pioggia di ricorsi alla Giustizia Amministrativa, concentrati in pochissimo tempo , nonostante l’elevato costo che non incentiva la loro presentazione, denota una gestione delle gare non certo rassicurante.
Il Comune di Ravenna viene continuamente chiamato in causa e costretto alla costituzione in giudizio con accollo di costi, utilizzo di personale e con allungamento considerevole per l’aggiudicazione definitiva dei centri sportivi messi a gara .
Certo è che la lezione impartita dalla sentenza del Tar di Bologna nel 2022 al Comune di Ravenna per l’assegnazione del centro sportivo di via Dismano Vecchio 89 sembra non essere servita .
A distanza di 1 anno il Comune di Ravenna si trova ad affrontare 2 ricorsi al Tar anche se probabilmente con motivazioni differenti.
Va innanzitutto rilevato che la composizione della commissione giudicatrice potrebbe essere motivo di annullamento della procedura relativa ai 2 impianti sportivi.
Infatti, il Regolamento per la disciplina dei Contratti del Comune di Ravenna prevede che la Commissione Giudicatrice sia composta da esperti con specifica competenza tecnica e/o giuridico amministrativa e che l’atto dirigenziale di nomina debba obbligatoriamente contenere l’attestazione dell’avvenuta verifica della competenza e della capacità professionale in relazione all’oggetto della gara, fornendo idonea e precisa motivazione della scelta effettuata.
Dall’analisi dell’atto dirigenziale, a mio parere, i commissari ( la cui competenza è professionalità non è in discussione tout court) non sembrano essere in possesso dell’esperienza specifica nel settore oggetto della gara. Ma in aggiunta, nel caso del commissario supplente non vi è alcuna traccia della motivazione della sua scelta, commissario che successivamente ha preso parte alla valutazione delle offerte .
L’inesperienza della commissione rispetto all’oggetto della gara e la contestuale mancanza di informazione alla stessa da parte del Rup potrebbe spiegare la mancata esclusione del Ravenna Football Club 1913 ssdrl a fronte della sua maxi morosità nei confronti del Comune di Ravenna e quindi per mancato rispetto di un requisito di partecipazione. O come è presumibile anche per i vizi di valutazione delle offerte per l’assegnazione dell’impianto sportivo di via Dismano Vecchio
Come si evince dal portale, una prima udienza cautelare è stata già fissata dal Tar di Bologna il 6 ottobre prossimo e in quella sede, è possibile che arrivino le prime risposte.
Una situazione questa davvero incresciosa che non solo mette in condizione il Comune di Ravenna di ripetere errori e di continuare a collezionare magre figure ma che arreca alle società calcistiche l’impossibilità di programmare la propria attività e di effettuare gli investimenti
Una situazione infine alla quale il Sindaco de Pascale deve porre subito la parola fine, adottando tutte le decisioni più efficaci per evitare altri futuri ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia Romagna, sede di Bologna.”
Gianfilippo Nicola Rolando
Capogruppo Lega Salvini Premier