Domenica 13 aprile, dalle 17.30, nella sala dell’ex cinema Corso, in via di Roma 51, la cooperativa Villaggio Globale ha organizzato un incontro con l’associazione non governativa Mediterranea Saving Humans, impegnata nei salvataggi in mare dei migranti provenienti dalle coste del Nord Africa. “L’incontro si propone di conoscere la coraggiosa e singolare esperienza di Mediterranea Saving Humans e le motivazioni che hanno condotto fondatori, soci e attivisti a mettersi in gioco in difesa degli ultimi e per testimoniare e promuovere una nuova fraternità” evidenziano gli organizzatori.
Parteciperanno all’incontro Alessandro Metz, fondatore Mediterranea Saving Humans e armatore della nave Mare Jonio, e Don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea Saving Humans.
“Mediterranea nasce nell’estate del 2018 dall’indignazione dinanzi alle migliaia di morti nel Mediterraneo e alla politica dei porti chiusi. Dall’unione di persone e diverse realtà associative, come piattaforma della società civile, si è organizzata e in breve tempo ha messo in mare la nave “Mare Jonio”, la prima e tuttora unica nave del soccorso civile battente bandiera italiana. La “Mare Jonio” salpa dal porto di Augusta per la sua prima missione di monitoraggio e soccorso nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 2018”.
Dal 2018 la “Mare Jonio” ha salvato centinaia di persone, quando erano in balia delle onde o sul punto di cadere o di essere riportati in Libia, nei centri di detenzione. In questi centri rifugiati, richiedenti asilo e migranti sono sottoposti a violenze, lavoro forzato, detenzione arbitraria a tempo indefinito in condizioni crudeli e inumane.
Nel corso degli anni Mediterranea è cresciuta sempre di più e si è dotata di una struttura divenendo un’Associazione di Promozione Sociale (APS). Oggi è costituita da Equipaggi di Mare ed Equipaggi di Terra con migliaia di soci e socie attivi/e in più di 40 territori in Italia, Europa e Stati Uniti.
“Con l’inasprirsi delle tensioni internazionali e delle politiche migratorie italiane ed europee, Mediterranea è andata incontro alle persone migranti lungo le loro rotte marine ma anche organizzando missioni di terra sia nei Territori occupati della Cisgiordania che nello scenario della guerra in Ucraina, oltre che lungo le frontiere italiane.
In questo percorso Mediterranea ha incontrato molte realtà affini tra cui la Chiesa di Papa Francesco, schierata a tutela dei diritti dei migranti come nessun’altra istituzione”.


























































