Un libro duro, quello di Manzoni, come duri sono i tempi che stiamo vivendo. Il suo libro è un grido di allarme sullo stato presente delle cose del mondo occidentale e non solo.

Nel suo nuovo libro “Dialoghi infami” (Edizioni Medusa) Manzoni incontra e racconta le vite di trentadue mercenari, i “contractor”, i moderni “soldati di ventura”. Il cosiddetto “mestiere delle armi”, al soldo di questo o quel signore della guerra, di un re o del governo di una  repubblica, è antico come il mondo. Il volume sarà presentato sabato 22 marzo, alle 17.30, alla Bottega Bertaccini. Accompagnerà l’autore nella conversazione Valerio Ragazzini.
La presentazione era in programma sabato scorso, 15 marzo, ma è stata rinviata a causa del maltempo e dell’allerta rossa.

“I dialoghi riportati in queste pagine ci aiutano a comprendere i motivi che li hanno spinti a intraprendere una professione pericolosa, spesso crudele, spietata e sanguinaria. Sono animati dalla ricerca dell’avventura costi quel che costi e dal cinico spregio per la propria vita e, naturalmente, per l’altrui, anche per quella di bambini, donne e anziani inermi. In altri, il «contratto», l’interesse meramente pecuniario, tipico della società contemporanea, è invece prevalente”.

Scrive l’Autore «Il conflitto a contratto è diventato un nuovo modo di fare la guerra ma ciò può portarci verso una situazione di catastrofe generalizzata in cui anche il dare morte diviene commercializzato pubblicamente nonché in mano a gente priva totalmente di scrupoli. Ormai la guerra è guerra totale. Siamo nella follia più assoluta».

Gian Ruggero Manzoni è nato nel 1957 a San Lorenzo di Lugo (RA), dove tuttora risiede.
È poeta, narratore, pittore, teorico d’arte, drammaturgo, performer. Ha collaborato, a partire dal 1983, alla rivista «Cervo volante» diretta da Edoardo Sanguineti e Achille Bonito Oliva; nel 1984 e nel 1986 ha partecipato alla Biennale di Venezia e ha diretto riviste culturali di primo piano. I suoi libri sono presenti nel catalogo di importanti editori.