“I Vigili del Fuoco sono sempre e costantemente in sofferenza in termini di personale in tutte le sue categorie e funzioni, in particolare per il Comando di Ravenna, si ritiene che la mancanza di personale sia causata principalmente dalla sottovalutazione della pianta organica, per altro mai completata. Ravenna possiede sul suo territorio circa il 41% di tutti gli impianti a rischio di incidente rilevante della Regione e in continua espansione, specialmente nel sedime portuale, in cui negli ultimi anni si sono implementati un deposito di GNL, e il rigassificatore BW Singapore. Inoltre il porto di Ravenna risulta essere ancora tra i porti più importanti d’Italia per il commercio delle merci, non meno importante è la realtà crocieristica presso il Terminal Crociere di Porto Corsini, infine si consideri, che il porto di Ravenna è stato indicato come porto sicuro per lo sbarco dei migranti e anche questo incide nell’organizzazione del soccorso dei Vigili del fuoco di Ravenna. L’allarme che proviene dall’ambito portuale ravennate è stato più volte evidenziato alle autorità politiche e amministrative del Corpo, ma la risposta non è mai arrivata, causando l’attuale situazione di abbandono che vive il settore specialista nautico VVF, depauperato nell’organico e in attesa di nuovi mezzi nautici idonei al servizio di soccorso in mare. (SAP e SAR). Si evidenzia che il ruolo degli specialisti nautici dei Vigili del Fuoco è necessario nella lotta agli incendi in mare, nei porti e a bordo delle navi, in quanto le motobarche VF sono fondamentali per il trasporto del personale e del loro equipaggiamento, oltre che adoperarsi direttamente alla estinzione degli incendi o nella salvaguardia della vita umana in mare. Non si può pensare di trasportare i Vigili con altri mezzi, sarebbe come andare a spegnere una abitazione prendendo l’Autobus!! Da tempo i Vigili del fuoco di Ravenna non riescono a garantire in maniera continuativa il servizio antincendio portuale a causa di una carenza di personale specialista che supera il 50%, la UILPA VVF di Ravenna è certa che presto il Corpo dei Vigili del Fuoco dovrà ammettere la propria incapacità a garantire adeguatamente un servizio, ritenuto giustamente necessario fin dall’accadimento della MECNAVI di cui si è commemorata la tragedia pochi giorni fa, chiudendo di fatto alcuni turni di servizio del Nucleo Nautico VVF. All’amministrazione dei Vigili del Fuoco si è chiesto, in più occasioni, di completare l’organico specialista già fortemente penalizzato nei passaggi di qualifica, e nei trasferimenti di mobilità! Non si riesce nemmeno ad implementare la nuova sede del Nucleo Nautico, già molti progetti sono stati abortiti dopo anni di studio e su cui sembrava essere arrivati a conclusione, ad oggi il nucleo è dislocato presso la sede di servizio del distaccamento cittadino terrestre Candiano, in attesa di demolizione e ricostruzione e di assegnazione del personale operativo. Il Comando di Ravenna non riuscirà più a rispondere adeguatamente a qualunque situazione di emergenza, in quanto il personale, già oggi, è insufficiente e il turn-over dichiarato inciderà negativamente sull’organico nazionale ridimensionandolo, gli operatori VVF saranno esposti ad un maggiore rischio infortuni inaccettabile per noi della UIL, che riteniamo prioritario l’obbiettivo degli 0 MORTI SUL LAVORO. A questo punto è normale chiedersi quali siano le misure che il corpo nazionale pensi di adottare, ma soprattutto quali risorse la politica affidi ai Vigili del Fuoco, e cosa potrà essere attuato per migliorare la situazione particolarmente difficile del Comando di Ravenna al fine di garantire la protezione attiva al cittadino, ci aspettiamo l’integrazione di personale non solo per arrivare al completamento della pianta organica attuale, ma una riqualificazione del Comando e del nucleo Nautico a categoria superiore con conseguente incremento di personale.”