Ieri mattina un’adolescente si è scontrata contro un’auto mentre andava a scuola in bicicletta. È stata trasportata al Bufalini con l’elimedica in codice di massima gravità.

Sempre ieri è stata annunciata (o se si preferisce riannunciata per l’ennesima volta) la ciclovia adriatica. Se non ci sbagliamo il primo chicchirichì fu dell’assessore regionale Corsini nel 2021 («La Regione punta sulla ciclovia per Porto Corsini», il Resto del Carlino 15 dicembre 2021) che aggiunse queste parole all’annuncio: «Vogliamo agire sui comportamenti individuali anche per gli spostamenti casa-lavoro-scuola garantendo piste ciclabili sicure e incentivi per chi sceglierà le due ruote e su un turismo eco-compatibile con le ciclabili regionali e le tra grandi ciclovie europee e nazionali». L’intervento sul tratto della ciclovia che tocca il ravennate costerà 11.375.000 euro derivanti da fondi statali, Pnrr, comunali e regionali. Prevede tra le altre cose «panchine di tipo smart, dotate di connessione Internet, con autoproduzione di energia elettrica tramite pannello fotovoltaico posto in seduta, che alimenta le prese per le ricariche dei telefonini». La conclusione dei lavori è fissata per il 2026.

Infine, sempre ieri è stato pubblicato l’aggiornamento al PUMS, il Piano urbano della mobilità sostenibile, dopo l’adozione da parte della Giunta il 19 dicembre scorso. Fino a sabato 2 marzo 2024 sarà possibile presentare le osservazioni per poi giungere all’approvazione da parte del Consiglio Comunale. I documenti pubblicati danno conto della procedura partecipata che è stata condotta nell’ambito del procedimento. Per quanto riguarda il tema della mobilità casa-scuola è emerso cosa viene ritenuto mancante e da affrontare prioritariamente ed in particolare la mancanza di zone protette intorno alle scuole e di sicurezza dei percorsi.

Lo scontro auto-bicicletta con cui abbiamo iniziato queste righe è avvenuto in Via Po dove non c’è pista ciclabile né comunque una qualche protezione che consenta di tenere al sicuro chi si muove in bicicletta (i cosiddetti utenti fragili) dal rischio di contatto con le auto. Nemmeno vi sono attraversamenti sicuri (non basta per questo la presenza di segnaletica orizzontale e verticale). E tutto ciò nonostante sia un importante asse viario prossimo ad una scuola (la media Ricci – Muratori, destinazione dell’adolescente).

I dati relativi al 2023 raccolti da ASAPS quantificano in 5 i ciclisti deceduti sul colpo in seguito ad incidente in provincia di Ravenna. Purtroppo il dato è monco di quanti hanno perso la vita successivamente al ricovero e non sono nemmeno rendicontati i ferimenti per quanto gravi possano essere, ad esempio del tipo di quello dell’adolescente di ieri.

Ravenna in Comune richiama ancora una volta l’Amministrazione Comunale a politiche che siano effettivamente attente alla sicurezza e alla diffusione della mobilità ciclabile, con particolare riguardo ai percorsi casa-scuola e lavoro. È del tutto evidente come invece da parte di de Pascale & soci la preferenza continui ad andare ad opere e interventi in grado di fornire risalto per l’eterna campagna promozionale di se stessi. Nulla importa invece della condizione manutentiva delle ciclabili, dove queste ci sono; della loro continua interruzione; delle carenti separazioni nei percorsi per i ciclisti e in fatto di attraversamenti in sicurezza, ecc. Senza una cultura di questo tipo da parte dell’Amministrazione non saranno i record per lunghezza di finte ciclabili a colmare il gap rispetto ad una viabilità veramente sicura per chi usa la bicicletta.