Gas ed elettricità stanno aumentando ed i nuovi incrementi coinvolgeranno presto le famiglie italiane, pur considerando utile la proroga di sei mesi del regime di tutela dei prezzi attuali ipotizzato dal Governo; le infrastrutture accolte da Ravenna (a fronte dei dinieghi di altre città) quali il rigassificatore e la raccolta del Co2, sottolinea il repubblicano Giannantonio Mingozzi, confermano il ruolo decisivo che possono avere nei prossimi mesi per limitare i costi delle bollette ed aiutare l’Italia nel reperimento di nuove fonti energetiche.

Il PRI continua ad augurarsi che anche il gas dell’Adriatico con nuove piattaforme possa entrare nel novero delle risorse a disposizione delle imprese e delle famiglie italiane, prima che vengano depredate da altri Paesi che approfittano delle nostre titubanze; ma è innegabile che oggi Ravenna, Comune e Regione in primis, contribuisce solidarmente a difendere innovazione, autonomia e fonti proprie di un’Italia che non può continuare nella sola strategia dei bonus luce e gas e negli appelli a consumare di meno. E questo grazie anche alle imprese ravennati che aumentano il prestigio internazionale e la capacità di essere molto affidabili nel settore oil&gas e nella ricerca di nuove soluzioni per aumentare la capacità produttiva.

L’emergenza energetica non è affatto conclusa, a dispetto di chi poche settimane or sono decretava l’inutilità del rigassificatore, conclude Mingozzi, anzi dimostra che per un futuro più tranquillo nuove tecnologie, nuova occupazione e nuove estrazioni sono indispensabili e bisogna avere il coraggio di difenderle e battersi affinchè vengano accolte.