Il Trofeo Bandini per la 29esima edizione ha deciso di cambiare. Epicentro della manifestazione non più Brisighella come è sempre stato nella storia, ma Faenza dove sabato pomeriggio nel gremito Teatro Masini Kevin Magnussen ha ricevuto l’ambito riconoscimento in ceramica di Goffredo Gaeta, ultima opera dell’artista scomparso a 85 anni.

Il pilota danese della Haas è partito dell’antico borgo medioevale con una Dallara Stradale e, accompagnato da Andrea Pontremoli, CEO della Casa di Varano de’ Melegari, è sceso a Faenza per ricevere il prestigioso riconoscimento dove ad attenderlo c’erano la moglie Louise Gjorup, il team principal haas, Gunther Steiner e il direttore tecnico, Simone Resta. Il legame con la Dallara è strettissimo visto che la Haas fa realizzare la sua monoposto nella factory parmense.

“La Haas è un team piccolo per cui conquistare la pole position è stata una grande soddisfazione per noi, considerando anche quanto sia difficile realizzare stare davanti nell’attuale F1” – ha ammesso Magnussen – Il mio prossimo obiettivo sarà tornare sul podio dopo tanti anni”, visto che aveva stupito al suo debutto con un secondo posto nel GP d’Australia 2014 con la McLaren.

Fra il serio e il faceto Magnussen si è stupito del fatto che sia stato scelto per ricevere il premio: “Sono molto onorato di ricevere il Trofeo intitolato a Lorenzo Bandini, un eroe locale che ha conquistato risultati importanti con la Ferrari. E se penso a tutti i campioni che hanno ritirato il riconoscimento nel passato, ancora non riesco a spiegarmi per quale motivo lo abbiano assegnato a me…”

fonte Motorsport.com