Ci ha molto colpito il grave incidente di ieri, con una signora finita all’ospedale Bufalini di Cesena, avvenuto all’incrocio tra via Canala e via Sant’Egidio, nei pressi di Piangipane, tra due auto provenienti dalle due arterie. Tra queste, via Canala ha la precedenza, ma ci sono anche limiti di velocità da onorare su entrambe. Verificheranno le forze dell’ordine. Abbiamo però notato che era spento, su via Sant’Egidio, il cartello lampeggiante di incrocio pericoloso posto a 100 metri di distanza. La sua installazione fu richiesta pubblicamente dai consiglieri territoriali di Lista per Ravenna il 15 settembre 2019, quando successe un ennesimo drammatico incidente dello stesso genere, di cui uno di loro era stato testimone e “fotografo”.

Sappiamo bene, in generale, che se tutti rispettassero il codice della strada non ci sarebbero più incidenti sulla viabilità pubblica. Ma sappiamo pure che, quando l’incidente è tra più veicoli, i danni possono ricadere non solo sul conducente “colpevole”, ma su altri, anche all’interno del suo mezzo, tutti “innocenti” o meno colpevoli, i quali possono anche subire danni più gravi, al limite rimettendoci la vita. Ed è per questo che gli enti pubblici proprietari delle strade hanno il dovere, non solo che esse stesse rispettino le regole del Codice, ma di mettere in campo, quando ne constatino la pericolosità, provvedimenti che riducano il rischio di incidenti. Sotto questo profilo, via Sant’Egidio e via Canala sono state spesso oggetto di interventi e richieste, dal 2017 in poi, da parte dei consiglieri di Lista per Ravenna nell’Area territoriale di Piangipane, a volte supportati da interrogazioni rivolte al sindaco dal loro capogruppo in consiglio comunale.

Va detto che via Sant’Egidio è una delle arterie principali dell’Area, perché ne attraversa linearmente il territorio, congiungendo le frazioni di Camerlona e di San Michele nella parte più prossima a Fornace Zarattini. Non è solo una strada di campagna, poiché, in aggiunta alla mobilità locale, serve per collegare in via diretta, senza dover passare per Ravenna, il flusso veicolare proveniente dall’entroterra ovest di Ravenna, tramite la provinciale Faentina, con quello diretto a nord verso il ferrarese e i relativi paesi sulla statale Adriatica. La pavimentazione stradale discreta e il percorso rettilineo incoraggiano purtroppo l’eccessiva velocità.

I lampeggianti sono fatti per essere accesi. Appare però chiaro a tutti, a Camerlona come a Piangipane, che sui due incroci maledetti serve molto di più. Forse all’incrocio tra la Canala e via Sant’Egidio si potrebbe ipotizzare una rotonda. Per quello tra la Canala e via Reale bisogna però fare i conti con Anas, ente comunque di Stato. La complessità, anche tecnica, della materia impone evidentemente un approfondimento su più ampia scala. Riproponiamo perciò, come già facemmo nel 2019, la convocazione, da parte del consiglio territoriale di Piangipane, di un’assemblea aperta alla cittadinanza, prevista dal regolamento, a cui partecipino il sindaco stesso o comunque gli assessori alla Mobilità, ai Lavori pubblici e alla Sicurezza e Polizia Locale, accompagnati dai dirigenti dei servizi interessati. Dovranno uscirne proposte fattibili da concretizzare in tempi prestabiliti. Ci impegniamo fin d’ora in questo senso col presidente e gli altri membri del consiglio di Piangipane stesso.

Via Sant’Egidio attraversa, a mo’ di croce, via Canala, l’altra strada di attraversamento di quest’Area, anch’essa molto trafficata, perché porta rapidamente a Piangipane dalla statale Adriatica, nei pressi dell’Italfrutta. L’incrocio tra le due raddoppia le condizioni di pericolo insite sui loro percorsi.

Altrettanto e di più succede all’incrocio della Canala con la statale Adriatica, qui chiamata via Reale, dove il rischio di incidenti, purtroppo spesso mortali, è tra i più alti in assoluto, dovendosi il traffico locale imbattere in quello tumultuoso, largamente composto anche da TIR ed altri automezzi pesanti, in arrivo da ogni parte d’Italia e diretto ovunque, che, quando proviene da Ravenna, non ancora entrato in Camerlona, viaggia  a velocità autostradale.