L’Osservatorio statistico per la parità di genere della provincia di Ravenna, a cui hanno aderito 28 enti, con ente capofila la Provincia di Ravenna, ha tra i suoi obiettivi la promozione della cultura della parità di genere tra donne e uomini e della non discriminazione, e una maggiore consapevolezza sulle violazioni dei diritti fondamentali delle donne, anche attraverso l’organizzazione di eventi e campagne educazionali.

Questa mattina la consigliera della Provincia di Ravenna con deleghe alle Pari opportunità ed al controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale Francesca Impellizzeri, il sindaco del Comune di Cotignola con delega alle Pari Opportunità nell’Unione della Bassa Romagna Luca Piovaccari e il dirigente Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna Ufficio XI – Ambito Territoriale di Reggio Emilia reggente Ufficio X – Ambito Territoriale di Ravenna Paolo Bernardi hanno rimarcato agli studenti e alle studentesse del Polo Tecnico Professionale di Lugo – Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici e Sociali “Ernesta Stoppa”, l’importanza di un percorso condiviso sull’educazione all’affettività, la promozione della cultura delle pari opportunità e la prevenzione e contrasto della violenza maschile nei confronti delle donne. Dal confronto sono emersi interessanti riflessioni e importanti spunti da cui partire per progettare interventi e percorsi di sensibilizzazione.

Hanno partecipato all’evento: Provincia di Ravenna, Unione della Bassa Romagna, Ministero Istruzione – Ufficio X Ravenna, Ordine degli Avvocati di Ravenna, associazione Demetra Donne in Aiuto – Lugo ed Ausl della Romagna.

“Ne parliamo da anni, ma è necessario iniziare a compiere azioni che possano facilitare un significativo cambio di prospettiva in ottica di equità e parità di genere. Mettersi in ascolto del vissuto e di come i ragazzi e le ragazze interpretano e vivono queste differenze e cosa si aspettano dalle istituzioni è necessario e significativo” sostiene Francesca Impellizzeri, consigliera della Provincia di Ravenna con deleghe alle Pari opportunità e al controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale.

“Il percorso per raggiungere una vera ed effettiva parità di genere è prima di tutto un percorso culturale. Combattere gli stereotipi di genere, ancora fortemente radicati nel nostro modo di pensare e vivere, è il primo passo per realizzare questo cambiamento. Le nuove generazioni possono sicuramente dare un impulso molto forte in questa direzione, per questo come istituzioni abbiamo il dovere di ascoltarli, coinvolgerli e renderli protagonisti di questo processo culturale indispensabile per rendere le nostre società più eque, giuste e accoglienti” aggiunge Luca Piovaccari, sindaco del Comune di Cotignola con Delega alle Pari Opportunità nell’Unione della Bassa Romagna.

C’è un legame molto stretto tra parità di genere ed istruzione. L’articolo 28 della Convenzione sui diritti dell’infanzia, infatti, nel sancire il diritto all’istruzione primaria obbligatoria e accessibile a tutti, di fatto getta le basi per garantire le pari opportunità tra i bambini e le bambine. Nonostante questo, sebbene un numero sempre maggiore di bambine abbia oggi accesso all’istruzione rispetto al passato, milioni di ragazze in molti paesi del mondo non vanno a scuola, ed il rispetto del loro diritto ad un’istruzione di qualità è ancora condizionato dai molteplici fattori culturali ed economici che ostacolano la parità di genere. Ma anche in un paese come l’Italia, educare le bambine significa migliorare il benessere sociale ed economico di tutta la comunità. Il compito della scuola è dunque quello di garantire un ambiente di apprendimento sicuro che consenta alle studentesse di completare il loro percorso formativo e di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per realizzarsi nel mondo del lavoro” dichiara il dirigente Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna Ufficio XI – Ambito Territoriale di Reggio Emilia reggente Ufficio X – Ambito Territoriale di Ravenna professor Paolo Bernardi.

La nostra scuola promuove il principio della valorizzazione delle differenze, diciamo che il nostro obiettivo va oltre le politiche di promozione della cosiddetta parità. L’idea di parità porta con sé infatti un frainteso, ovvero che le condizioni di partenza siano identiche. Questo invece sappiamo che non è vero, in particolare quando parliamo di discriminazioni di genere. Valorizzare le differenze significa quindi sottolineare le pratiche di equità che sono diverse da quelle di uguaglianza. Incontrare tanti soggetti diversi, queste donne che mettono cura e pensiero in azioni quotidiane, fa parte di questo approccio che vuole favorire l’assertività, l’empowerment e la forza del genere femminile, che ancora viene facilmente silenziato” aggiunge la dirigente scolastica del Polo Tecnico di Lugo – professoressa Electra Stamboulis.

“L’Avvocatura, da sempre impegnata nella difesa dei diritti fondamentali, ha il ruolo essenziale di contribuire alla diffusione della legalità, a fianco dei cittadini e a tutela dei loro diritti, in applicazione dei principi fondamentali della Costituzione. L’Italia è un Paese ancora caratterizzato da sessismo e stereotipi di genere a livello sociale e istituzionale, ben lontano dagli obiettivi fissati nella Cedaw. Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Ravenna, insieme al CPO, organismo istituzionale che ha compito di vedere le disparità e superarle, ribadiscono il loro impegno alla diffusione dei valori della parità e non discriminazione, con la convinzione dell’importanza del linguaggio nella rimozione dei pregiudizi, senza confondere la violenza con il conflitto, e soprattutto della necessità di approntare politiche di prevenzione e azione culturale che possano incidere a diffondere la cultura della parità nelle relazioni” integra il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna.

“Da 10 anni l’associazione Demetra donne in aiuto – dice Giuseppina Dessy, presidente dell’associazione – incontra gli studenti e le studentesse delle scuole medie e superiori per decostruire stereotipi e pregiudizi che attraversano la costruzione delle identità di genere, maschili e femminili. Un impegno che si è andato negli anni implementando e che è la strada maestra per prevenire violenze contro le donne e altre forme di violenza e discriminazioni che colpiscono altre soggettività.  È fondamentale la collaborazione fra associazioni, istituzioni, studenti e studentesse per strutturare progetti e lavorare efficacemente per una rivoluzione culturale”.

“Lavorare per raggiungere una parità di genere è un impegno condiviso anche da Ausl Romagna. Oltre alla parità di genere, il Servizio Sanitario Nazionale deve lavorare per comprendere l’impatto che il genere ha sulla salute delle persone: perché, se è vero che vi sono differenze inevitabili, va evitato che si creino disuguaglianze, in termini di accesso e di esiti. Per questo, la collaborazione all’Osservatorio Statistico per la Parità di Genere della provincia di Ravenna è per noi momento di “conoscenza” e luogo di generazione di possibili interventi, nell’ottica dell’equità in salute” riporta Ausl della Romagna.