Al centro il rilancio del settore turistico e lo sviluppo economico e del lavoro. 

Si è tenuto ieri sera il primo incontro politico di presentazione del Terzo Polo. Azione ed Italia Viva, a Cervia.  La serata, coordinata da Rossella Fabbri, referente del Terzo Polo Cervese, si è aperta con l’introduzione sui temi di politica nazionale da parte dei segretari provinciali di Azione ed Italia Viva, Filippo Govoni e Roberto Fagnani, dai quali sono stati prima di tutto sottolineati i valori fondanti del progetto politico comune: riformismo, convinto posizionamento europeista ed atlantista, liberismo e impostazione chiara fondata sui valori Repubblicani. “Valori sulla base dei quali si intende allargare il campo di azione e collaborazione  anche locale con tutte le forze politiche riformiste e di centro che scelgono di mettere i contenuti al centro e che siano convintamente non populiste “ dichiara Roberto Fagnani. “Tra di esse di certo rientrano le rappresentanze civiche sui territori che si riconoscono in tali valori e che intendono costruire proposte pragmatiche per affrontare con concretezza i problemi dei territori e tracciare strategie di rilancio locale” aggiunge Filippo Govoni.

Presenti in sala oltre agli iscritti  e simpatizzanti del Terzo Polo, ed anche rappresentanti della lista civica Cervia Domani per il Turismo, guidata dal Vicesindaco Gabriele Armuzzi, il Presidente del Consiglio Comunale Gianni Grandu, il segretario del Partito Repubblicano Cervese, Giancarlo Cappelli con una delegazione di partito.

Durante la serata sono state spiegate le linee di indirizzo che il Terzo Polo ha scelto di adottare come politica nazionale, che partono da un approccio di opposizione costruttiva  e propositiva rispetto all’operato del Governo guidato da G. Meloni, senza per questo risparmiare critiche anche consistenti ad interventi governativi che denotano scarsa visione e strategia nell’affrontare i problemi del Paese.

Si è inoltre avviato un primo confronto sui temi locali, a partire dalle problematiche legate allo sviluppo economico, delle imprese e del lavoro, in particolare del settore turistico e dei settori ad esso correlati, che rappresentano l’economia prioritaria e trainante del territorio cervese, dalla quale viene sottolineato da Rossella Fabbri “ si deve partire per costruire proposte programmatiche per la Cervia di domani, un patto di comunità basato sull’integrazione delle politiche turistiche con la qualità della vita dei cittadini. Proposte che ridiano una nuova visione strategica all’economia del territorio locale, fortemente mutata negli ultimi anni a seguito della pandemia e della importante crisi socio – economica che sta affrontando il Paese”.

Il vicesindaco Gabriele Armuzzi e i rappresentanti della lista civica Cervia Domani per il Turismo si sono espressi con favore rispetto  al progetto politico cervese sul quale il Terzo Polo intende lavorare per costruire un programma forte per le prossime elezioni amministrative ed hanno condiviso di portare avanti congiuntamente tavoli di confronto tematici, per la costruzione di una proposta politica il più possibile condivisa.  “La proposta deve essere basata su chiari contenuti e che riparta da un nuovo disegno strategico per Cervia, che non può essere più lo stesso dopo una pandemia e la crisi internazionale in atto, ma che fortunatamente parte da una buona base di qualità degli investimenti fatti e gestione amministrativa locale delle ultime giunte, unitamente alla progettualità che la giunta sta portando avanti come ad es il Parco Urbano ed il completamento del water front di Milano Marittima”.

Si è inoltre condiviso che la proposta programmatica che deriverà dal confronto fra il mondo civico ed il terzo polo possa e debba aspirare ad essere il perno del confronto, senza sudditanza, con le altre forze politiche territoriali moderate.

Il Presidente del Consiglio Gianni Grandu, della lista civica Insieme per Cervia, ha aggiunto inoltre che ci sono le basi per collaborare per un programma incentrato su sviluppo economico e lavoro, che non dimentichi il tema delle nuove povertà e del ruolo dell’entroterra cervese nella comunità della città.