“Sarà per i suoi trascorsi nel PRI che il ministro Gilberto Pichetto Fratin sta portando avanti proposte serie che intende proporre in sede europea per affrontare il caro energia. Come Repubblicani condividiamo il merito delle sue iniziative, a partire dalle impostazioni per separare i costi del gas da quelli dell’energia elettrica e promuovere una maggiore trasparenza, che consideriamo passi importanti per alleggerire il peso economico sulle famiglie e rendere il mercato più equo. Tuttavia, pur riconoscendo il valore di queste iniziative, è necessario sottolineare che manca ancora un piano energetico vero e organico, e il Governo nel suo complesso, e non solo in materia energetica, si dimostra troppo timido nell’affrontare le grandi sfide di medio-lungo periodo.
La provenienza repubblicana del ministro è certo un valore aggiunto che si riflette nella concretezza delle sue battaglie ma non è sufficiente. Per questo come repubblicani, riteniamo essenziale affiancare alle sue proposte una visione più ambiziosa che includa il rilancio delle estrazioni di gas naturale, in particolare nel medio-alto Adriatico. Questo approccio non significa rinunciare alle rinnovabili, bensì costruire un mix energetico bilanciato che permetta di affrontare la transizione in modo realistico e sostenibile. Anche perché, come tocchiamo, i rigassificatori, in primis quello di Ravenna, sono un palliativo importante ma non sufficiente e che, in ogni caso, necessitano di più concrete ricadute sul locale.
Esperienze come quelle della Basilicata dimostrano che è possibile coniugare lo sfruttamento delle risorse con benefici diretti per le comunità locali, attraverso incentivi, indennizzi e sgravi fiscali. Un modello simile andrebbe applicato anche in zone come il ravennate, dove esistono importanti stoccaggi di gas, e in altre aree strategiche.
Questi interventi diventano ancora più urgenti con l’imminente apertura dell’OMC a Ravenna, città che è stata, resta e vuole continuare a essere “capitale italiana dell’energia”. Sarebbe fondamentale arrivare a questo importante appuntamento con strategie solide e decisioni chiare, per riaffermare il ruolo dell’Italia tra le nazioni più avanzate in materia e quello di Ravenna come punto di riferimento nazionale e internazionale nel settore energetico. Solo con una visione decisa e concreta potremo garantire energia accessibile, sicurezza economica e un futuro sostenibile per il Paese.”

























































