11/05/2018 – Da molti anni le popolazioni della bassa pianura lughese e ravennate rivendicano il completamento della s. s. 16 da Ravenna ad Argenta. Nell’estate 2016 sono state raccolte ben 2.500 firme su una petizione indirizzata al Governo, all’ANAS e alla Regione Emilia-Romagna; successivamente si è costituito con sede a Voltana un comitato intercomunale per il completamento della variante della s. s. 16, che il prossimo 17 maggio incontrerà l’Assessore Regionale alla mobilità e infrastrutture, Raffaele Donini. Art 1 MDP della bassa Romagna, aderendo a questa iniziativa pubblica, sottolinea che la bocciatura da parte del Governo Renzi del progetto autostradale E 55 Orte-Mestre riproponga la centralità del completamento della nuova s. s. 16 che, unitamente al potenziamento del sistema ferroviario, rappresenta un asse portante di quel “corridoio adriatico” in grado di collegare il porto di Ravenna, il distretto turistico romagnolo e la bassa Romagna al reticolo autostradale padano-veneto e all’Europa centrale. I tratti mancanti della s. s. 16 sono i seguenti: Argenta-Ponte Bastia: progetto esecutivo ormai pronto, probabile finanziamento con il piano ANAS 2016-2020. Ponte Bastia- Taglio Corelli: progetto preliminare esistente da tempo, mentre manca quello esecutivo, probabile finanziamento con il piano ANAS 2020-2024. Alfonsine-Ravenna: manca sia il progetto preliminare che quello esecutivo. A questo proposito si ritiene che l’idea progettuale sostenuta in alcuni ambienti ravennati di un passante a nord di Ravenna che collegherebbe il porto alla Ferrara Mare a est di Ostellato rappresenti una proposta velleitaria e divisiva ( in sostanza un diversivo pericoloso) perché escluderebbe la bassa Romagna ed il territorio argentano da questa scelta infrastrutturale, avrebbe un pesante impatto ambientale sul Parco del Delta del Po e comporterebbe costi altissimi per l’attraversamento dell’area valliva del Mezzano. Per quanto concerne il tratto voltanese da Ponte Bastia- Taglio Corelli, la priorità è motivata dal record di incidentalità dovuto alla careggiata troppo stretta e completamente inadeguata a sopportare l’attuale traffico di camion ed autoveicoli: in 14 anni ben 50 camion sono finiti fuori strada, 16 persone sono decedute e ci sono stati 230 feriti. C’è quindi un enorme problema di sicurezza . Per questo si sollecita la Regione Emilia-Romagna a finanziare al più presto, d’intesa con ANAS ed Enti locali, la progettazione di questo tratto di variante s. s. 16 al fine di poter concorrere al prossimo piano finanziario poliennale dell’ANAS.