Oggi pomeriggio si è svolta nel “Salone degli Stemmi” del Palazzo della Prefettura di Ravenna la cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore conferite dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra

Nel corso della breve ma intensa cerimonia, alla quale hanno partecipato i vertici delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco ed i Sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti (Ravenna, Riolo Terme e Faenza), il Prefetto Raffaele Ricciardi ha consegnato le Medaglie d’Onore ai familiari di tre cittadini, oggi purtroppo scomparsi, reduci dall’internamento nei lager nazisti: Leopoldo Marini, Carlo Martelli e Remo Minardi.

Nella circostanza il Prefetto ha sottolineato che un’apposita legge dello Stato, la n. 296 del 2006, ha voluto ricordare il sacrificio delle persone deportate e internate nei campi di concentramento proprio affinché la memoria delle atrocità e della follia dell’ideologia nazista rimanga viva, non solo per rendere omaggio alle vittime ma anche come monito ed insegnamento per le generazioni future, per consentire loro di comprendere la gravità di quanto accaduto e di impegnarsi a difendere i valori di pace, libertà e diritti umani.

“La commemorazione – ha aggiunto il Prefetto – rappresenta infatti un impegno collettivo che non può e non deve essere dimenticato, affinché la coscienza storica rimanga sempre vigile e attenta”.

I figli ed i nipoti degli internati hanno poi ricordato quanto i loro congiunti hanno raccontato una volta rientrati a casa, testimonianza del desiderio, da un lato, di condividere le terribili esperienze affrontate, per tramandare alle giovani generazioni la tragedia della deportazione, e dall’altro della volontà di preservare i familiari dalla narrazione di orrori vissuti ed impossibili da condividere, proprio per la loro terrificante crudeltà.