Comincerà il 12 novembre prossimo la nuova stagione musicale “Capire la Musica 2019-2020” organizzata dalla cooperativa ravennate Emilia Romagna Concerti in convenzione con il Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura.

“Mi è molto gradito – ha affermato l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – presentare anche quest’anno la ricca e autorevole stagione 2019/2020 di Emilia Romagna Concerti, una rassegna di valore che onora l’offerta concertistica e musicale della nostra città e porta all’attenzione del pubblico giovani musicisti brillanti e di talento”.

Durante gli otto concerti in abbonamento si esibiranno infatti alcuni tra i migliori teenager del concertismo mondiale, molti dei quali proprio nel palcoscenico ravennate iniziano le loro carriere internazionali.

Si inaugura con il diciottenne violinista Giuseppe Gibboni (foto), uno degli allievi prediletti del grande Salvatore Accardo, che presenta musiche di Beethoven oltre all’amato Paganini e a Ciaikowsky.

Per il Concerto di Santa Cecilia torna a Ravenna dopo il debutto di tre anni fa il pianista Gabriele Strata (foto) vincitore del Premio Venezia 2018, che eseguirà musiche di Beethoven, Bach, Bartok per finire con il Carnaval op. 9 di Schumann.

Per il Concerto di Natale del 9 dicembre nella sala grande del teatro Alighieri ritorna la Young Musicians European Orchestra, questa volta diretta dal giovane maestro bolognese Matteo Parmeggiani, con due solisti emergenti: il violinista Vikram Sedona, allievo di Silvia Marcovici, e il violoncellista Bruno Philippe, avviato a una carriera – anche discografica – di dimensione mondiale.

Il primo si esibirà nel Concerto k 2016 di Mozart e il secondo nel Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra di Haydn.

Il programma verrà aperto da una pagina splendida e di rara esecuzione: la sonata in fa maggiore per oboe di Corelli, eseguita da Simone Fava, primo oboe della Orchestra, nella trascrizione novecentesca di John Barbirolli.

Come da tradizione alla serata parteciperanno i cori delle scuole di Ravenna che eseguiranno tre canzoni di Natale; in occasione del Concerto sarà attivata insieme al Club Service, alle organizzazioni del volontariato e alla Coop una raccolta di beni di prima necessità che verranno distribuiti alle persone in difficoltà.

La Giornata in memoria dell’Olocausto avrà come protagonista il flautista israeliano Elya Levin, vincitore del Concorso “Severino Gazzelloni”, che aprirà il programma con la Sonata di Erwin Schulhoff, morto in campo di concentramento nel 1942; il concerto si terrà il 27 gennaio nella sala Corelli dell’Alighieri.

Un salto generazionale sarà quello del 3 febbraio, quando sul palcoscenico saliranno due star del concertismo internazionale: il flautista Massimo Mercelli e il pianista Ramin Bahrami, considerato uno dei più autorevoli specialisti di Bach nel mondo; eseguiranno musiche di Johann Sebastian Bach e del figlio Philipp Emanuel, influenzate dalla loro permanenza a Sanssouci, la reggia del Re di Prussia che era un grande appassionato e dilettante di musica.

Tre giovanissime musiciste provenienti dalla Accademia di Imola, Angioletta Iannucci Cecchi, Maria Cristina Mazza e Marianna Tongiorgi, saranno le protagoniste del Concerto per la Festa della Donna dell’8 marzo, che vedrà la consueta partecipazione delle associazioni femminili ravennati.

Sempre al teatro Alighieri si esibirà il 15 marzo l’ Orchestra dell’Istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi di Ravenna che, integrata da musicisti della Young Musicians European Orchestra e dal BCC Symphony Chorus, sotto la direzione del Maestro Federico Ferri, eseguirà la celeberrima Sinfonia n.5 di Beethoven in occasione del Concerto per le Vittime Innocenti della Mafia.

Chiusura in grande stile con il Concerto di Pasqua, l’8 aprile alle 21, per la prima volta in teatro e non in una delle basiliche ravennati, affidato alla Young Musicians European Orchestra e al Coro “Novocanto” di Innsbruck, diretti da Paolo Olmi e impegnati nella Messa della Incoronazione di Mozart; solisti Sara Rossini, Daniela Pini, Manuel Amati e Antonio di Matteo.

La prima parte del programma vedrà invece un altro giovane rampante del concertismo mondiale: Andrea Obiso, impegnato nel Concerto K 2019 di Mozart e nelle spericolate variazioni di Paganini sul Mosè di Rossini.

La stagione Capire La Musica inaugura quest’anno una proficua collaborazione con il Comune di Forlì, il Teatro Municipale di Piacenza e consolida la sinergia con Emilia Romagna Festival, mentre i Concerti di Natale, sotto la direzione di Paolo Olmi e Ignacio Abaloz Ruiz, avranno luogo anche a Forlì, Cervia, Roma, Gerusalemme e Betlemme.

Prezzi degli abbonamenti a 8 concerti da 120 a 30 euro, biglietti per ogni singolo concerto da 35 a 5 euro, in vendita alla biglietteria del teatro Alighieri a partire da giovedì 3 ottobre.