Il consigliere comunale Verlicchi ha spedito ai giornali un incredibile attacco rivolto al suo sottoscritto collega di opposizione. Nella mia vita politica ho sempre attaccato solo la maggioranza, affinché non faccia gioco sulle divisioni altrui. Essendo accuse totalmente destituite di fondamento e basate su falsità sono però costretto a rispondere, giacché con gli inganni non si va da nessuna parte, se non per farsi indebita, ma non pagante, pubblicità. Avrei compiuto il reato di non avere ancora convocato la commissione Ambiente, di cui sono presidente, a seguito della richiesta della maggioranza consistente nel discutere di “applicare il contratto Fise a tutti i lavoratori delle Coop sociali che si occupano dell’igiene ambientale per conto di Hera”.

Sgombro il campo da pretesa diversa volontà politica, contrabbandata da Verlicchi, ricordando che il 21 gennaio scorso Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Alberto Ancarani (Forza Italia) e Samantha Gardin (Lega Nord) hanno presentato un ordine del giorno al Consiglio comunale con cui hanno “chiesto alla Giunta di impegnarsi affinché tutte le società che gestiscono servizi ambientali per conto del Comune di Ravenna, come pure quelle controllate dal Comune stesso operanti nello stesso campo, applichino il contratto FISE vigente ai lavoratori impegnati in tale attività, pur se dipendenti da cooperative sociali”; e che gli stessi gruppi politici di cui sopra, durante la campagna elettorale del 2016, nel disastroso cambio da CICLAT ad Aimeri, poi di nuovo CICLAT, portarono avanti la questione stessa del FISE e della mancata applicazione del contratto, mancando peraltro l’obiettivo di mandare a casa il PD appena per il 2,5% dei voti.

Non si capisce l’interesse di Verlicchi a discutere una richiesta della maggioranza che definisce “una pretestuosa richiesta di commissione per fingere interesse verso l’argomento”, se non per sparare ad un bersaglio inventato. Siccome sono noto come persona seria che dice sempre la verità e la dimostro, sintetizzo di seguito e riporto per intero tutto quello che, esclusivamente via mail, ha riguardato la mia parte nell’argomento, precisando che di queste richieste risponde e si risponde al primo firmatario: nel caso il consigliere Di Staso a nome della maggioranza.

LE PROVE PROVATE

  1. I) Questa richiesta, non protocollata, porta la data del 3 giugno. Non l’ho mai ricevuta, si vedrà per quale ragione tecnica. I 20 giorni di tempo sono peraltro solo indicativi perché bisogna acquisire le disponibilità dei locali, spesso impegnati, e soprattutto di assessori, dirigenti ed esperti vari, oltre al primo firmatario della richiesta. Tuttavia avevo già tenuto conto della richiesta perché Di Staso, avendola solo preannunciata in consiglio comunale il 21 maggio, me ne aveva informato il 29, allo scopo che la commissione non fosse convocata per l’8 giugno, causa sua assenza. II) D’altra parte, la richiesta riguarda la convocazione di due commissioni, l’altra essendo quella sui Servizi sociali presieduta da Baldrati del PD, al quale tanto mi interessava far perder tempo per chissà quale favore al PD , come sparla Verlicchi, che gli ho proposto il giorno 10. III) Baldrati mi ha risposto che sarebbe stato fuori Ravenna dall’8 giugno a sabato 22. IV) Ho ribattuto (sempre per tirarla lunga) proponendo l’unica data disponibile da altri impegni consiliari prima dell’8, cioè il 3 giugno, addirittura. V) Siccome però si trattava di concordare, in tempi strettissimi, anche la partecipazione dei due assessori competenti (Morigi e Baroncini) e soprattutto di Atersit ed Hera, enti esterni (che non rispondono alle intimazioni del consigliere Ancisi, come Verlicchi mostra di non capire, essendo tuttavia necessari), lo stesso Di Staso ha scritto che “per riuscire ad assicurare la presenza dei funzionari in questione, potrebbe essere utile aspettare più tempo, magari subito dopo gli impegni di Baldrati, quindi dopo il 22 giugno. Così è stato. VI) Baldrati è presente da ieri.

Siccome non ho il potere di convocare commissioni che non mi competono, tanto meno di obbligare ad essere presenti assessori, dirigenti del Comune, rappresentanti di enti esterni, ecc. che rispondono solo al sindaco o a chi per lui, avviso ora pubblicamente tutti che sono disponibile a fare la mia parte in qualsiasi giorno di tutta la rimanente estate, festivi compresi, escluso solo l’11 luglio, perché all’estero causa impegno come consigliere comunale di Ravenna.

Attenderò fino a venerdì 28 giugno per conoscere da Di Staso e Baldrati, nonché dalla Giunta comunale riguardo alla partecipazione degli assessori e dei rappresentanti di Atersir ed Hera, la loro proposta per la convocazione di cui trattasi. In mancanza, lunedì 1° luglio convocherò di mio pugno l’unica commissione che presiedo per il venerdì successivo, venga chi può e chi vuole.

Resta da chiarire, se non ne fosse già clamorosa l’evidenza, perché Verlicchi abbia attaccato me e non l’altro presidente di commissione che è del PD, al contempo accusandomi sguaiatamente di voler “dar man forte al PD”. Robe da baraccone.

Alvaro Ancisi (capogruppo di Lista per Ravenna)