“L’inchiesta che vede indagati per peculato gli operatori della ricettività che dal 2013 al 2018 non hanno riversato a Ravenna Entrate spa l’imposta di soggiorno riscossa dai propri clienti, non può prescindere dalla valutazione delle responsabilità che gravano sui dirigenti e sugli amministratori della stessa società e del Comune di Ravenna”, spiega Veronica Verlicchi, capogruppo della lista civica La Pigna.

“Lo scorso 25 settembre 2018, ho depositato alla Guardia di Finanza di Ravenna e alla Procura Regionale della Corte dei Conti ben 2 esposti dettagliati e redatti sulla base dei dati emersi dalla documentazione ottenuta con apposita richiesta al Comune, nei quali evidenziamo le gravi responsabilità del Comune di Ravenna e di Ravenna Entrate spa, i quali, non procedendo con le doverose azioni di recupero, hanno messo a repentaglio il credito tributario e, allo stesso tempo, favorito il mancato riversamento dell’imposta con conseguente esposizione dei responsabili all’accusa di peculato” continua Verlicchi. 

“Sia il Comune sia Ravenna Entrate, società interamente partecipata dallo stesso, non possono certo pararsi dietro la scusa di non essere al corrente dei mancati riversamenti, poiché le dichiarazioni che gli operatori turistici inviano a Ravenna Entrate trimestralmente sono di fatto, uno strumento di controllo periodico sul numero di pernottamenti e, di conseguenza, sull’importo dovuto da ogni singola struttura ricettiva. 

Le azioni di recupero del credito da parte di Ravenna Entrate spa sono partite solamente a giugno 2018, dopo le nostre insistenti richieste di chiarimenti, favorendo, così, l’evasione per ben 5 anni, ovvero dal 2013 anno di entrata in vigore dell’imposta di soggiorno a Ravenna. 

Ma anche l’amministrazione de Pascale e quella precedente di Matteucci hanno le proprie ed evidenti responsabilità.

Non fosse altro perché nei bilanci comunali di previsione e nei rendiconti, il dato dell’imposta evasa non era indicato specificatamente, pur essendone a conoscenza. 

Va da se che anche la veridicità degli stessi bilanci sia da mettere in discussione” commenta la capogruppo de La Pigna. 

“Auspichiamo, quindi, che l’attenzione della Procura si concentri anche sugli amministratori di Ravenna Entrate e sui Sindaci Matteucci e de Pascale” – conclude Veronica Verlicchi – “al fine di individuarne eventuali responsabilità penali, così come ci auguriamo che la Corte dei Conti regionale accerti il relativo danno erariale”.