L’attore Gene Gnocchi è al lavoro per mettere in scena lo spettacolo dal titolo ‘Se non ci pensa Dio, ci penso Io’, una produzione della ‘International Music and Arts’ per la regia di Marco Caronna. Con la produzione e l’attore, da tempo trapiantato in città, l’amministrazione comunale, che intrattiene rapporti di reciproca collaborazione, ha recentemente sottoscritto un accordo per mettere a disposizione, gratuitamente, il Teatro Masini dove svolge le prove dello spettacolo. 

Giovedì 16 dicembre, alle 20.30, sul palcoscenico del teatro di piazza Nenni si terrà la prova generale che di fatto si trasformerà in un’anteprima della nuova veste teatrale dello spettacolo. L’amministrazione manfreda ha quindi deciso di donare la serata a operatori sanitari, sociali, volontari e membri di associazioni che, negli ultimi diciotto mesi, si sono messi al servizio della comunità, al fianco delle istituzioni.

L’iniziativa arriva dopo i due appuntamenti estivi che l’amministrazione ha voluto per chi, durante la pandemia, si è messo a disposizione degli altri: quello di Villa Orestina dedicato alle associazioni di volontariato e quello nella Molinella organizzato per gli operatori sanitari. Con la sfida pandemica che ancora mette alla prova si è ritenuto di proporre nuovamente una serata di leggerezza e intrattenimento, il modo migliore per rinnovare la gratitudine dell’amministrazione per l’impegno e la dedizione che il mondo sociosanitario mette nel loro lavoro quotidiano. 

Con lo spettacolo di Gene Gnocchi, in ‘Se non ci pensa Dio, ci penso Io’, l’artista torna in teatro con uno spettacolo in cui la stralunata comicità che lo caratterizza da sempre si mescola con riflessioni a volte sarcastiche, a volte amare.  Gene Gnocchi, dopo aver saputo che Dio è una frequenza quantistica, ingaggia un tecnico, pensando sia esperto in materia di quanti, per parlare con l’Assoluto attraverso una vecchia radio e farsi spiegare da Lui il perché di tante cose che succedono sulla Terra e che non lo convincono.  In attesa di un contatto con l’Altissimo, il protagonista, che lavora direttamente per Suo conto come capufficio, comincia a elencare una serie di fatti da lui protocollati e che Dio, nella sua onniscienza, avrebbe già da tempo dovuto sistemare per il bene dell’umanità e in particolare del nostro piccolo povero Paese: l’Italia.  Dalla radio arrivano voci e informazioni che invece di risolvere il problema lo complicano.  Questi inconvenienti rendono il rapporto tra Dio e Gene sempre più difficile, al punto tale che, con un colpo di scena, le parti si invertono.  E ogni sera questo conflitto esplode, lasciando allo spettatore la libertà di scegliere chi ha ragione tra i due.  Alla chitarra Diego Cassani, da molti anni compagno d’avventura di Gnocchi, che punteggia le astrazioni del capufficio con soli e ritmiche che vanno dal teatro contemporaneo alla musica popolare.