Non si placano da parte del Partito Democratico le polemiche attorno alla mancata erogazione a tutta la Romagna dei fondi raccolti con l’aumento dei biglietti dei musei statali. L’iniziativa, voluta dal Ministero della Cultura per l’estate 2023, aveva raccolto, stando ai dati diffusi dal ministro Sangiuliona a settembre 2023, 40 milioni di euro circa ed era destinata ad aiutare gli enti culturali ad affrontare i danni dell’alluvione. Al momento, un importo di 10 milioni è stato destinato ad un unico intervento: il recupero del Convento di Santa Maria della Ripa, a Forlì. Sulla questione il Pd ha presentato un’interrogazione in Parlamento a firma di Gnassi, Bakkali e Manzi. Ora è il sindaco di Faenza Massimo Isola a polemizzare per quanto accaduto. Secondo il Partito Democratico è grave che i fondi siano andati ad aiutare solo un territorio gestito amministrativamente dal centrodestra.
“A settembre 2023 l’allora Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano annunciò che, grazie all’aumento di 1 euro del biglietto di ingresso ai musei, sarebbe stato possibile raccogliere decine di milioni di euro destinati al patrimonio culturale, pubblico e privato, danneggiato dalle alluvioni. Oggi, a 15 mesi da quell’annuncio, è doveroso fare alcune considerazioni” spiega Isola.
“Realtà culturali di straordinaria importanza, pubbliche e private, non hanno ricevuto un euro di quanto raccolto.
Luoghi come la nostra Biblioteca Manfrediana, ospitata dal 1825 nel complesso monumentale della Chiesa e dell’ex Convento dei Servi di Maria risalenti al XIV secolo, o come il Museo Tramonti, custodi di una parte importantissima della storia dell’arte faentina, hanno subìto danni per milioni di euro.
Si tratta di istituzioni che necessitano di fondi pubblici per continuare a svolgere le proprie funzioni.
Questo ci riempie di tristezza e rabbia”.
Il sindaco manfredo ricorda che anche famiglie e aziende stanno faticando ad ottenere gli aiuti promessi: “Così come centinaia di famiglie nel nostro territorio non sono riuscite a ottenere risorse per ristrutturare le proprie abitazioni, e centinaia di imprese, attività artigianali, agricole e commerciali non hanno ancora ricevuto aiuti per sostenere gli investimenti necessari alla ripresa, anche le nostre istituzioni culturali si trovano in grande difficoltà. Non solo non ci sono state risorse, ma abbiamo assistito a un totale disinteresse da parte di Roma.
Le uniche risorse transitate dai capitoli di bilancio del Ministero, destinate alla Scuola di Musica Sarti, sono arrivate grazie al concerto organizzato in Emilia-Romagna, da privati e artisti locali. Per il resto, finora abbiamo potuto fare affidamento solo su donazioni di privati.
Nonostante le diverse lettere e i tanti tentativi di interlocuzione, anche con il Ministro Alessandro Giuli, non abbiamo trovato né fondi né attenzione, curiosità o compassione.
Ringrazio quindi i parlamentari Gnassi, Manzi e Bakkali per l’interrogazione presentata al Ministro.
Dall’istituzione che ha la sua massima funzione nella tutela dei beni culturali, attendiamo una risposta puntuale”.