Delle 55 candidature giunte da tutta Italia, la commissione preposta ha selezionato 23 progetti in base ad alcuni parametri fra cui il numero dei voti “guadagnati” come luogo del Cuore, qualità e potenziale impatto dei progetti, il carattere identitario dei luoghi, la valenza storico-artistica o ambientale, la programmazione di attività di valorizzazione e l’urgenza degli interventi.

La Salina Camillone, area culturale di grande rilevanza, che durante l’alluvione dello scorso maggio ha subito danni importanti, come tutta l’area della salina di Cervia, è fra i 23 luoghi che la commissione ha ritenuto degni di un supporto.

La Salina Camillone, sezione all’aperto di MUSA, già nella classifica nazionale dei luoghi più amati del 2022, al 24° posto nella graduatoria dei Luoghi del Cuore italiani( 9333 voti ) era entrato nella rosa dei luoghi potenzialmente sostenibili da parte del FAI attraverso il supporto finanziario su progetti particolarmente interessanti e degni di nota.

Salina Camillone, la Fontana di Palazzo Tozzoni di Imola e Via Vandelli sono gli unici progetti che verranno supportati nell’ambito della regione Emilia Romagna.

Il progetto presentato dal Gruppo Culturale Civiltà Salinara risulta 7° nella graduatoria di merito e sarà finanziato da FAI e Intesa San Paolo per l’80% della spesa complessiva,ovvero per un importo di 19.200 euro.

L’intervento da una parte mira alla sistemazione e riorganizzazione dell’area di accoglienza rendendola più piacevole e fruibile ai visitatori, dall’altra vuole integrare le attrezzature utilizzate dai volontari nella manutenzione della salina e produzione del sale, molte delle quali sono state spazzate via dall’alluvione.

“Vorrei complimentarmi con Il gruppo FAI di Cervia e il Gruppo Culturale Civiltà Salinara per l’importante lavoro di valorizzazione della antica salina Camillone, simbolo della nostra identità salinara –dichiara il sindaco Massimo Medri- e nel contempo esprimere la mia soddisfazione per il considerevole risultato raggiunto.“

La salina Camillone ha un grande valore identitario per l’intera comunità. Cittadini e turisti la amano e la sentono come rappresentanza delle radici locali. L’associazione Gruppo culturale Civiltà salinara che cura e gestisce attualmente la salina Camillone, produce il sale con il sistema manuale antico, accoglie e spiega ai visitatori il funzionamento della salina. Per secoli la produzione del sale ha determinato il corso della storia di Cervia e provocato discordie e lotte per il predominio di questo territorio, in cui il sale era sinonimo di grande ricchezza. La Salina Camillone è sezione all’aperto di MUSA museo del sale di Cervia, parte delle Saline di Cervia, area protetta dalla convenzione di Ramsar, zona di ripopolamento animale, parte del Parco della Salina di Cervia, parte della stazione sud del Parco del Delta del Po.

E’ meta, durante il periodo estivo, di numerosi visitatori che partecipano alle visite guidate per conoscere da vicino le attività legate alla produzione del sale. Numerosi anche i partecipanti all’esperienza Salinaro per un Giorno” che vede i visitatori quali parte attiva nella raccolta del sale. Gli eventi sono organizzati da MUSA museo del sale. Ogni estate le persone in visita alla salina Camillone vanno dalle 2500 alle 3000.