La riapertura dell’anno scolastico, nel mese di Settembre 2020, ha visto un potenziamento del trasporto pubblico scolastico che non si è mai interrotto e che si è ulteriormente rafforzato a partire dal 18 gennaio 2021, data della ripartenza delle lezioni in presenza al 50%. I difficili mesi trascorsi, nei quali è continuata la fase emergenziale dovuta all’epidemia di coronavirus, ci consentono di fare un primo bilancio, seppure parziale, sul funzionamento del sistema dei trasporti scolastici in tutta l’area della Bassa Romagna. Questo servizio, è bene ricordarlo, è un importante elemento di coesione sociale per le nostre comunità e l’attenzione alla sua “qualità” deve essere massima da parte di tutti.

Vista l’attuale situazione dell’epidemia Covid, il servizio deve prevedere, in primo luogo, un protocollo di sicurezza nella gestione dei trasporti che garantisca la tutela della salute e dell’integrità dei bambini e dei ragazzi che frequentano le scuole di ogni ordine e grado del territorio. Tale garanzia si ottiene attraverso il rispetto delle norme igienico sanitarie previste, ma anche focalizzando l’attenzione sul rispetto delle misure di carico e distanziamento fra i ragazzi all’interno dei mezzi.

Queste condizioni sono imprescindibili ai fini di salvaguardare due diritti fondamentali per il futuro dei nostri figli quali il diritto alla salute e il diritto allo studio e all’istruzione nelle migliori condizioni possibili, pur in un contesto di estrema difficoltà ed incertezza.

Questa ripartenza è stata possibile grazie alla sinergia tra il mondo della scuola, le Istituzioni e le aziende del settore dei trasporti, sia in ambito pubblico che privato. Il grande lavoro di potenziamento, in termini di numero dei mezzi, che la Regione Emilia-Romagna e le Istituzioni hanno voluto mettere a disposizione dei cittadini, degli studenti e delle famiglie per una riapertura delle scuole in maggiore sicurezza, rappresenta un modello straordinario di integrazione tra pubblico e privato.

Il forte ridimensionamento dei servizi di trasporto pubblico verificatosi a causa del lockdown, accompagnato dalla pesantissima contrazione della domanda nel comparto del trasporto turistico, ha generato una grave emergenza occupazionale. Questo processo di potenziamento ed integrazione dei servizi ha permesso di reimpiegare un numero significativo di personale, inizialmente costretto ad accedere agli ammortizzatori sociali, dando quindi nuova dignità al loro lavoro.

Ne parliamo con Andrea Zaganelli Portavoce del Trasporto Persone di FITA CNA Ravenna e Vice presidente di CO.E.R.BUS (il Consorzio che gestisce il trasporto scolastico in Bassa Romagna), Loredana Buscaroli di Confartigianato, membro del Consiglio di Amministrazione CO.E.R.BUS e Enea Emiliani, Sindaco di S. Agata e referente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per i servizi di trasporto scolastico.

“In prima battuta voglio esprimere un sincero ringraziamento ed un altrettanto profondo apprezzamento per il lavoro svolto dalla Giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per consentire la riapertura delle scuole” afferma Zaganelli. “Per quanto riguarda il nostro settore del trasporto, posso affermare che i continui contatti ed incontri con i Funzionari, i Dirigenti e con il Sindaco referente del settore scolastico hanno creato le migliori condizioni possibili perché si riaprisse in sicurezza. Inoltre, desidero ringraziare per l’attenzione e la vicinanza concreta dimostrata dall’Unione attraverso il riconoscimento dei maggiori costi che le imprese hanno dovuto sostenere per gli interventi di igienizzazione e di sanificazione quotidiana dei mezzi per il trasporto scolastico dedicato.

“Anzitutto va espresso un vivo ringraziamento a tutti gli imprenditori, autisti ed addetti che hanno saputo mettersi a disposizione dell’esigenza comune” prosegue Buscaroli. “La risposta di Istituzioni locali, associazioni ed imprese alle varie emergenze legate alla pandemia ha messo in risalto la forte coesione sociale tipica del nostro territorio in cui i valori e la reale solidarietà si concretizzano in atti tangibili a favore di tutta la collettività. La gestione dell’emergenza del trasporto pubblico ha dimostrato come l’impresa privata, anche e soprattutto in questo settore in cui affianca il servizio pubblico, sia sinonimo di professionalità, serietà ma anche impegno e flessibilità e che ogni esigenza di trasporto, delicata soprattutto quando si parla di bambini e ragazzi verso le scuole, ha trovato una risposta tempestiva ed adeguata. Per le amministrazioni pubbliche che dovranno progettare e definire nel futuro più immediato ogni schema di trasporto pubblico, deve diventare un imprescindibile punto di partenza il ruolo e l’importanza dell’impresa privata radicata sul territorio e la sinergia paritetica con l’offerta pubblica”.

Infine, il Sindaco Emiliani traccia un bilancio di questi mesi difficili: “la pandemia ha stravolto le nostre vite. A livello amministrativo abbiamo dovuto riscrivere completamente l’ordine delle priorità mettendo davanti a tutto la gestione dell’emergenza sanitaria e, di pari passo, la gestione delle emergenze economica e sociale. I servizi educativi e scolastici, la cui virtuosa organizzazione era già ottimamente rodata da diversi anni, hanno richiesto uno sforzo improvviso e straordinario per essere riorganizzati in base alle stringenti normative anti-Covid19. Fra questi servizi rientra senza dubbio il trasporto pubblico scolastico, che riveste notevole importanza per garantire a bambini e ragazzi il diritto allo studio. Su questo fronte, nella cosiddetta fase 1, in cui è stata decretata la chiusura delle scuole, abbiamo dovuto dapprima affrontare la sospensione del servizio. Successivamente con la ripresa delle scuole abbiamo dovuto riorganizzarlo, in ottemperanza ai rigorosi protocolli. Colgo l’occasione per ringraziare CO.E.R.BUS e tutti i vettori associati per la grande serietà, affidabilità e collaborazione dimostrata nell’affrontare la situazione emergenziale, per il rapido adeguamento ai protocolli e per la capacità di rafforzare o rimodulare il servizio laddove necessario. Lo straordinario lavoro degli uffici educativi e scolastici dell’Unione della Bassa Romagna, unitamente allo sforzo messo in campo da tutti i nostri partner privati coinvolti a vario titolo nell’organizzazione dei servizi, ci stanno consentendo di far fronte alla pandemia, continuando ad erogare servizi di primaria importanza, nel preminente interesse delle nostre comunità”.