Come nel 2024, Sara Errani e Jasmine Paolini vincono il doppio femminile agli Internazionali d’Italia. La coppia azzurra vince una finale praticamente tutta in rimonta: in svantaggio sia nel primo che nel secondo set, e sempre per 4-0, rimonta Veronika Kudermetova ed Elise Mertens, battute con il punteggio di 6-4, 7-5. E per la 29enne, capace di imporsi anche nel singolare, arriva una storica doppietta sulla terra rossa di Roma.

Sara Errani e Jasmine Paolini si confermano le regine del doppio femminile agli Internazionali d’Italia. Nel 2024 avevano battuto proprio Gauff e Routliffe, stavolta la coppia azzurra si ripete ma superando Veronika Kudermetova ed Elise Mertens. Ma, se possibile, il successo delle due italiane stavolta assume contorni persino più epici, perché nei due set vinti con il punteggio di 6-4, 7-5 la russa e la belga sono per due volte in vantaggio, e in entrambi i casi per 4-0. In avvio, infatti, sia Errani che Paolini perdono il turno in battuta concedendo in totale sei palle break. La reazione, però, è clamorosa: dopo aver addirittura annullato il possibile 5-0, ecco sei game di fila, che permette loro di portarsi avanti nel conto dei set, infiammando il pubblico di Roma che spera di ripetersi nel pomeriggio per Jannik Sinner.

Lo scenario si ripete nel secondo: Kudermetova e Mertens vincono ancora il primo giro al servizio (4-0) e si fanno raggiungere nuovamente sul 4-4. La differenza, stavolta, è che Errani e Paolini incassano un altro break (5-4), così la russa e la belga servono per pareggiare il conto dei set. Ancora una volta, però, le due italiane rimontano, prima sul 5-5, poi sul 7-5, sfruttando il primo match point a disposizione e senza lasciare alle avversarie nemmeno l’incognita del tie-break. Finisce allora 6-4, 7-5 e Sara Errani e Jasmine Paolini fanno festa. La 29enne scrive la storia: è la sedicesima volta negli Internazionali d’Italia in cui chi vince il singolare femminile si afferma anche nel doppio e nella stessa edizione. L’ultima volta era successo nel 1990 con Monica Seles, la stessa Raffaella Reggi ci era riuscita nel 1985. Ancora una volta, si aggiornano i libri di storia del tennis italiano.

fonte TGCom