Si è concluso giovedì 1 luglio il ciclo di conferenze “ La Vena del Gesso romagnola tra Scienza e Cultura “ organizzato dal Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, la Federazione Speleologica regionale dell’Emilia-Romagna in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali Malmerendi , patrocinato dall’Unione Romagna Faentina e comune di Faenza.

Molte le tematiche trattate; dalla frequentazione antropica al clima, dalle specie botaniche a quelle faunistiche partendo dalle epoche più remote fino al momento attuale attraverso gli studi condotti negli anni. Eccellenti i relatori di grande spessore culturale che si ringraziano vivamente per la disponibilità come: Massimo Sericola della Soprintendenza e Archeologia Ravenna, Stefano Piastra UNIBO, Jo De Waele, Veronica Chiarini UNIBO , Paolo Bonasoni CNR, Stefano Lugli UNIMORE, Marco Sami Museo di Scienze Naturali Malmerendi, Fausto Bonafede WWF Bologna, Lorenzo Rook, Saverio Bartolini Lucenti UNIFI, Massimo Bertozzi Naturalista.

Tutela, conservazione dell’ambiente e ricerca costituiscono gli obbiettivi principali del Parco ed è proprio grazie alla ricerca costante, alla fitta rete di relazioni con le Università, Soprintendenze e alla preziosa e proficua collaborazione con la Federazione Speleologica regionale dell’Emilia – Romagna che si è riusciti ad arricchire le conoscenze del territorio della Vena del Gesso Romagnola. Numerosi i progetti di studi in corso dallo studio sulla speleogenesi curato dalla F.S.R.E.R. e UNIBO per poi passare ai monitoraggi sulle specie botaniche e faunistiche ecc.

La bellezza della Vena del Gesso Romagnola è tangibile, anche attraverso i progetti realizzati.

Occorre conoscerla, viverla, senza dimenticare che si tratta di un’area protetta unica in cui uomo e natura devono sapientemente coesistere.

L’obbiettivo è donare conoscenza e consapevolezza in merito all’eccezionale valore ambientale della Vena del Gesso per amarla e rispettarla.