“Non danno tregua i furti neppure nel ravennate. La grave compromissione della sicurezza nel nostro territorio sta sollevando timori più che giustificati. Gli abitanti hanno paura ad uscire di casa in certi orari e in determinate zone, ma non si è tranquilli neppure dentro le mura domestiche tanta è la spudoratezza dei ladri che entrano in casa anche in presenza dei proprietari con i gravi rischi che tutti possono immaginare. Troppo allarmismo? Assolutamente no. Non tutti i casi arrivano sulle pagine dei media e le notizie pubblicate non sono che la punta dell’iceberg di una situazione estremamente preoccupante”. Così in una nota la leghista Elena Marin, consigliere territoriale del Mare, che cita “una serie di furti avvenuta nei giorni scorsi in alcuni stabilimenti balneari del litorale tra Marina di Ravenna e Punta Marina Terme che preoccupa anche per la prossima stagione turistica quando esploderà in tutta la sua devastante gravità anche il fenomeno delle famigerate baby gang”. “Apprezzo – prosegue Marin – l’attività dei ‘gruppi di controllo vicinato’ che diffondono una mole di segnalazioni di furti e tentativi di furto davvero impressionante. Ma questo non può bastare. È ora che si muovano anche le amministrazioni locali che hanno chiuso gli occhi, minimizzando o negando i problemi. Lo sappiamo bene: per la sinistra il tema sicurezza è un tabù, soprattutto se connesso all’immigrazione irregolare e alle bande giovanili sempre più formate da stranieri o italiani di seconda o terza generazione. La Lega ha costantemente messo al centro dell’agenda politica i problemi legati alla sicurezza sempre contrastata dal Pd e dai suoi alleati. È ora di svegliarsi: la gente è esasperata. Chiediamo alla Giunta ravennate di agire responsabilmente mettendo a punto un piano credibile per la sicurezza urbana e il controllo del territorio”.

























































