Nel contesto della celebrazione del trecentesimo anniversario della nascita di Immanuel Kant, l’Accademia degli Incamminati di Modigliana, in collaborazione con la Biblioteca Classense, ha organizzato per sabato 4 maggio un evento dedicato alla figura di uno dei più grandi pensatori della storia della filosofia. L’appuntamento si svolgerà alle 10 nella sala Muratori della Biblioteca Classense, in via Baccarini 5.

Durante questa occasione, il presidente degli Incamminati, Venerino Poletti, insieme al teologo Vito Mancuso, offriranno approfondimenti e riflessioni sull’importanza di comprendere l’eredità filosofica di Immanuel Kant.

Dopo i saluti istituzionali da parte di un rappresentante della Biblioteca Classense, Venerino Poletti tratterà il tema “Cosa posso conoscere: dalla filosofia alla scienza”, una vera e propria esplorazione dei confini della conoscenza. A seguire Sara Piciucchi dell’Accademia degli Incamminati, intervisterà Vito Mancuso su “Cosa ci è lecito fare, cosa possiamo sperare: considerazioni critiche”, una profonda riflessione intorno a ciò che è moralmente permesso e sulle nostre speranze.

Vito Mancuso è un teologo italiano, docente universitario ed editorialista del quotidiano La Stampa. I suoi scritti hanno suscitato notevole attenzione da parte del pubblico con quattro bestseller venduti in oltre centomila copie. Il suo pensiero è oggetto di discussioni, sia in campo etico sia in campo strettamente dogmatico.

Venerino Poletti, presidente degli Incamminati dal 2014, è direttore dell’unità operativa di Pneumologia interventistica e dell’unità operativa di Pneumologia dell’ospedale Morgagni di Forlì. E’ professore all’Università di Bologna e alla Aarhus University in Danimarca. Ha al suo attivo oltre 250 pubblicazioni scientifiche.

L’Accademia degli Incamminati fu fondata nel 1660 a Modigliana dal letterato Bartolomeo Campi. Ad oggi, è impegnata nella promozione e diffusione delle conoscenze umanistiche e scientifiche nel quadro dell’unità e universalità della cultura, si fa portavoce dei valori della lingua, della letteratura, della storia, delle arti e delle scienze italiane come identità e patrimonio della Nazione e dell’Europa.