“Domani è il 25 aprile e domani saremo in Piazza dei Caduti per la Libertà alle 9.30 per una manifestazione sotto l’insegna della Liberazione. Il messaggio che ci muove è quello della liberazione, il ricordo della liberazione del popolo italiano dal nazi-fascismo attraverso la solidarietà alle lotte di liberazione dei popoli oppressi, in questo momento, ancora una volta, rappresentati dal popolo palestinese. Ravenna in Comune partecipa e invita a partecipare assieme a Potere al Popolo, La Comune, Coordinamento Palestina LibeRA, OSA, Cambiare Rotta, Free Assange Ravenna, Ravenna Students for Palestine, Tôchi Bellezza, Life Onlus Ravenna, SGB, Collettivo Mangrovie, EndFossil Ravenna, Associazione della Cultura Islamica di Ravenna, Resistenza Popolare Ravenna.

Lo abbiamo già detto: giornate come quella del 25 aprile, di festa e celebrazione del momento fondativo della comunità italiana incarnata nella Repubblica Costituzionale, non possono ridursi ad un raduno di ascolto di tirate retoriche. A maggior ragione con la scomparsa delle testimonianze viventi della stagione resistenziale che i discorsi potevano incarnarli nei corpi e nelle voci reali. Come ha ricordato lo storico Davide Conti, venerdì scorso, in un incontro sul tema della persistenza dei fascismi nella storia repubblicana, un ricordo dell’antifascismo, generico e non attualizzato, rischia di avere la stessa presa sulle coscienze di un ripasso delle guerre puniche. Invece il 25 aprile è quanto mai attuale, sia nell’azione politica contro i fascismi e le repressioni condotta nell’Italia odierna che nel riconoscimento delle similarità con quelle lotte di liberazione che sono condotte da altri popoli secondo modalità in cui rintracciamo i fondamenti della Resistenza al nazi-fascismo.

Questi fondamenti sono bene espressi nel documento che accompagna la convocazione della manifestazione di domani. Ne riportiamo un estratto (l’integrale è pubblicato anche sul nostro sito):

«La nostra città è stata decorata con la Medaglia d’Oro al Valor Militare per il contributo offerto dai partigiani locali alla propria liberazione, per le efferate rappresaglie subite dai nazifascisti e per essere stata a lungo teatro di battaglia intorno al suo porto. Chiamiamo Ravenna oggi come allora a fare la propria parte.

Abbiamo sempre rifiutato la memoria condivisa tra fascisti e antifascisti e crediamo che la giornata del 25 aprile non debba essere vissuta come un rituale o una ricorrenza, ma deve rappresentare la riattualizzazione dei valori e degli ideali della resistenza partigiana che liberò il nostro Paese dalla barbarie della guerra e del nazi-fascismo raccogliendo l’esempio della più sincera tradizione antimilitarista della resistenza.

Essere partigiani significa prendere parte, significa schierarsi contro il massacro dei popoli e stare al fianco delle nuove forme di resistenza che si oppongono al colonialismo e all’imperialismo. Essere partigiani oggi vuol dire chiedere l’uscita dalla Nato guerrafondaia, opporsi all’invio di armi, opporsi al coinvolgimento del nostro paese in guerra, vuol dire lottare per un immediato cessate il fuoco e per un tavolo di trattativa di pace.

Siamo chiamati ad un compito storico per la difesa della democrazia e della pace: essere partigiani contro la guerra e a fianco della Palestina».

Ora e sempre Resistenza.”

 

Ravenna in Comune