Nella serata di lunedì scorso, i Finanzieri della 2a Compagnia della Guardia di Finanza di Ravenna, durante la quotidiana attività di perlustrazione del territorio contiguo all’area portuale, hanno sorpreso tre soggetti che, introdottisi all’interno della Pialassa “Baiona”, avevano già raccolto abusivamente circa 150 kg di vongole.

I pescatori di frodo, tutti italiani provenienti dal comacchiese, stavano utilizzando una piccola barca a remi per spostarsi all’interno di una zona in cui l’attività di raccolta di molluschi è assolutamente vietata e, alla vista della pattuglia, hanno tentato invano di darsi alla fuga.

Una volta bloccati, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto nelle vicinanze anche le attrezzature da pesca, le mute professionali e quanto necessario per il successivo trasporto dei molluschi.

Il prodotto pescato, destinato ad essere smerciato “in nero”, è stato immesso nuovamente in mare su parere del veterinario della locale AUSL, mentre la barca e le attrezzature sono state sottoposte a sequestro.

I tre responsabili, una volta identificati, sono stati denunciati a piede libero alla locale A.G. per bracconaggio ittico, sanzionato con l’arresto da due mesi a due anni o l’ammenda da 2.000 a 12.000 euro.

Anche questo intervento, che segue di poche settimane un altro analogo sequestro, testimonia l’attenzione posta dalle pattuglie su strada della Guardia di Finanza anche a questo particolare fenomeno illecito, attraverso il quale vengono immessi nel circuito commerciale e della ristorazione molluschi non controllati da un punto di vista sanitario, raccolti e rivenduti illegalmente, in totale evasione di imposte.