Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno proclamato lo stato di agitazione all’Unigrà. Nonostante Unionfood abbia siglato il rinnovo del contratto dell’industria alimentare, l’azienda di Conselice ha infatti deciso di non aderire, lasciando i propri dipendenti senza il rinnovo del contratto nazionale.

I sindacati hanno proclamato uno sciopero per la giornata di giovedì 22 ottobre.

Lo sciopero si svolgerà secondo le seguenti modalità: per i lavoratori giornalieri ultime quattro ore, per i lavoratori turnisti ultime quattro ore per ogni turno di lavoro.

“Rifiutandosi di aderire al rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare siglato il 31 luglio – commentano i responsabili territoriali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – Unigrà sta assumendo un comportamento incoerente non solo con la posizionesottoscrittada Unionfood, ma anche con la responsabilità sociale che caratterizza le eccellenze del territorio e che dovrebbe essere praticata soprattutto in un momento particolarmente delicato come quello che stiamo vivendo”.

Si ricorda che a seguito dello strappo da parte delle associazioni datoriali che si sono rifiutate di firmare il rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare 2019-2023 (sottoscritto nella notte del 31 luglio dopo dieci mesi di trattative e due giorni di negoziato no-stop, tra Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Unionfood, Ancit e Assobirra) i sindacati di categoria hanno deciso di dichiarare in tutte le aziende, che non hanno aderito al rinnovo, lo stato di agitazione a causa di scelte incomprensibili dettate solo dall’indisponibilità a riconoscere un aumento di 13 euro a partire da aprile 2023. Invitiamo le aziende che non hanno aderito a cambiare idea e fare un gesto di responsabilità, riconoscendo ai lavoratori, gli aumenti salariali assolutamente appropriati (di 119 euro a regime) a cui si aggiungono 5 euro di welfare e 30 euro che verranno erogati a tutti i lavoratori per i quali non viene svolta la contrattazione di secondo livello.