Un gruppo di residenti di Mezzano aveva organizzato una protesta silenziosa che sarebbe dovuta “entrare” direttamente nella cronaca del Giro d’Italia che ha attraversato la località lo scorso venerdì: in paese erano stati appesi cartelli che invocavano la realizzazione della tanto richiesta variante alla Statale 16. La protesta però è stata “censurata”. Il racconto della protesta non andata in onda durante la diretta Rai della Corsa Rosa viene raccontata da Lista per Ravenna:

  1. “Il tanto atteso intervento di ripristino del massacrato asfalto di via Reale, statale SS 16, nella parte tra Ravenna ed Alfonsine, promessi dall’ANAS per il mese di giugno, poi per la seconda metà di luglio, da ultimo – dopo un’interrogazione di Lista per Ravenna al sindaco – per i primi di settembre, iniziati finalmente il 5 ottobre, sono terminati il giorno 15, poiché il 16 doveva passarvi la tappa Cervia/Monselice del Giro d’Italia. Per fortuna quel giorno non pioveva.
  2. I lavori sono iniziati solo a metà della strada fra Camerlona e Mezzano e si sono fermati all’altezza della piazza di Mezzano, ma non già riasfaltando tutto il tratto, bensì rattoppando alla bell’ e meglio le buche profonde tra 6 e 11 centimetri e lasciando perdere gli altri avvallamenti o fratture minori. A tale data, nulla è stato fatto appena più avanti, a Glorie, nonostante vi siano pezzi malmessi, seppure non ancora totalmente disastrati.

  3. Si è potuto però constatare come, all’occorrenza, ANAS possa concorrere a primati di efficienza. La sera prima del passaggio del Giro, un gruppo carbonaro di mezzanesi aveva affisso sulla Reale, nel centro del paese, sui pali della luce e ad altezza d’uomo, alcuni cartelli di cartone o di cartoncino bristol con le seguenti invocazioni naif: “Abbiamo bisogno della variante”, “SS 16. La variante è indispensabile per il bene di tutti”, “Cosa aspettate, fateci la variante”, “Più sicurezza sulla Statale”, “Allontanare il traffico sulla variante della SS 16”, “SS16 variante per aiutare il traffico pesante”. Sull’asfalto appena rabberciato era comparsa  la scritta “Variante la vogliamo”.
  4. L’indomani mattina, non appena chiusa al traffico la Reale per il passaggio del Giro, è passata un’auto dei Carabinieri che hanno fotografato i cartelli. In pochi minuti è arrivato un furgone dell’ANAS, con tre persone a bordo in abiti di lavoro con su scritto ANAS, che in tutta velocità hanno strappato velocemente tutti i cartelli e ricoperto la scritta sull’asfalto con della vernice. I corridori non si sono distratti. Foto e video hanno salvato il buon nome della città di Ravenna. Altra cosa l’onore dell’amministrazione pubblica, per il resto immobile e silente.”