“L’autunno fa cadere le ultime foglie che il vento raccoglie”, cantavano i nostri nonni. Lo sanno bene gli abitanti delle nostre località balneari, da cui erano scomparsi fin da quest’estate soffioni e macchine spazzatrici capaci di ripulirne i marciapiedi. Il fenomeno è stato vistoso e sofferto, benché non esclusivo, soprattutto a Marina di Ravenna, “capitale” derelitta dell’Area Mare. Tutti i suoi marciapiedi sono stati ricoperti da uno spesso e scivoloso tappeto, che avendo coperto le buche e i dissesti causati dalle radici degli alberi, ha costretto i pedoni ad avventurarsi piuttosto su strada, in mezzo ai veicoli.

Le invocazioni, giunte e rilanciate da Lista per Ravenna, sembrano però aver fatto il miracolo. Venerdì scorso soffioni e spazzatrici sono risuscitati a Marina di Ravenna. Messisi al lavoro di buona lena, riusciranno a finirlo solo nei prossimi giorni. L’auspicio è che compiano presto il loro dovere anche sul resto del litorale, dai tre lidi nord ai due lidi sud, passando per Punta Marina, Lido Adriano e Lido di Dante. è un servizio finanziato dai cittadini coi soldi della TARI, pagato anche se non fatto.

Si giustifica perciò che Lista per Ravenna chieda conto al Comune di Ravenna dei controlli non effettuati o comunque non andati a segno. Dal sindaco vorremmo altresì conoscere con quale frequenza e/o secondo quali criteri (per esempio dopo forti ventate) lo spazzamento meccanico delle strade urbane sia imposto per obbligo normativo; sempre ché esista all’interno dell’amministrazione comunale (ma quale?) un servizio che si preoccupi, adeguatamente attrezzato, di vigilarne il rispetto e di sanzionarne le inadempienze.