“Il gravissimo incidente che questa mattina ha funestato ancora una volta il tratto ravennate della statale Romea mette ancora più a nudo il nulla di fatto che in questi ultimi quarant’anni ha illuso cittadini, comparti economici (come il porto ed il turismo) e le stesse istituzioni ravennati, cioè che una alternativa sia a portata di mano” afferma Giannantonio Mingozzi, presidente del Terminal Container Ravenna (Gruppo Sapir). “Di questo passo non piangeremo solo le vittime di una incidentalità ormai insopportabile ma faremo i conti anche con la totale inadeguatezza della Romea a reggere la commistione tra traffico commerciale, turistico ed in parte locale che minaccia il ruolo del porto e le esigenze del traffico su gomma, che usa articolati del tutto diversi da quelli degli anni ’50 !”.
“L’accordo delle due Regioni sulla Ravenna-Mestre aveva riacceso qualche speranza ma purtroppo nella programmazione infrastrutturale del competente Ministero non vi è traccia nè di una nuova E/55, nè di qualche alternativa credibile; e dire, conclude il presidente del Terminal Container, che il traffico su gomma continua a valere il 60/70% della movimentazione prodotta dalla scalo ravennate e dal comparto industriale, rivolta in particolare al mercato dei Paesi nordeuropei”.
“L’accordo delle due Regioni sulla Ravenna-Mestre aveva riacceso qualche speranza ma purtroppo nella programmazione infrastrutturale del competente Ministero non vi è traccia nè di una nuova E/55, nè di qualche alternativa credibile; e dire, conclude il presidente del Terminal Container, che il traffico su gomma continua a valere il 60/70% della movimentazione prodotta dalla scalo ravennate e dal comparto industriale, rivolta in particolare al mercato dei Paesi nordeuropei”.

























































