“Famiglie e imprese sono messe  a dura prova da un caro energia vertiginoso con bollette insostenibili ed il 2022 rischia di aprirsi con gravi difficoltà per ogni economia familiare e per la tenuta del sistema industriale” sottolinea Giannantonio Mingozzi della segreteria comunale dell’Edera di Ravenna; da mesi sosteniamo che lavoro, produzione e consumi sono ancora fortemente dipendenti dai combustibili fossili e prima che la Croazia dreni le risorse italiane dell’Adriatico che garantiscono ancora per decenni produzione di gas metano, è necessario riprendere le estrazioni; ottenere cioè nuove concessioni da Governo e Regione nell’ambito della stesura definitiva del PITESAI, una sorta di piano regolatore che può sbloccare le attività ferme da due anni, aggiunge Mingozzi.
“Siamo d’accordo con l’associazione Roca di Ravenna (auguri per i 30 anni) e del suo presidente Nanni quando afferma che diminuendo il prezzo del metano si avrebbe un minor consumo di carbone in Italia e tempi più brevi per la transizione energetica, e questo significa offrire nuove opportunità di lavoro alle imprese ravennati dell’off-shore, favorire più occupazione e quelle tecnologie che Ravenna propone e usa in tutto il mondo”.
Apprezziamo, conclude Mingozzi, le affermazioni del sindaco De Pascale in merito alla realizzazione dell’impianto di cattura CO2 anche senza fondi pubblici “e come repubblicani continueremo, oggi che l’Europa considera il gas naturale una fonte pulita, a batterci in ogni sede affinchè le risorse del nostro mare impediscano il crescente consumo di carbone e legname e aiutino famiglie ed imprese ad affrontare un 2022 più sereno senza l’angoscia di bollette insostenibili”.