Il Consiglio comunale di Lugo dello scorso 11 novembre si è chiuso con un ultimo punto di discussione relativo alla Sanità nel territorio comunale. La richiesta, messa all’ordine del giorno, era stata fatta dai consiglieri di maggioranza e a relazionare e rispondere alle domande dei consiglieri c’erano i vertici dell’Ausl territoriale, tra cui il direttore generale Tiziano Carradori, la direttrice del Distretto sanitario di Lugo Federica Boschi, la direttrice facente funzione dell’ospedale Umberto I Elena Vetri e la dirigente della manutenzione e sicurezza degli immobili Francesca Luzi.
«È molto importante che i vertici dell’Ausl vengano a fare il quadro della situazione sanitaria sul nostro territorio – ha introdotto la sindaca Elena Zannoni -. Dopo che il nostro ospedale è stato utilizzato come Covid hospital nel momento della necessità, la cittadinanza ha temuto che non si tornasse più alla piena funzionalità, ma questo non è avvenuto: riscontriamo da tempo l’intenzione, da parte dell’azienda, di riportare l’Umberto I alla piena operatività. Non era una cosa scontata. Oggi riceviamo anche tanti messaggi positivi, in particolare per il Cau e per diversi reparti. Non c’è solo l’ospedale: riteniamo di avere servizi all’avanguardia sul versante dell’integrazione tra la sanità territoriale e quella socio-sanitaria, fin da tempi che precedono la stessa nascita dell’Unione dei Comuni. Naturalmente ci sono anche i problemi, che vanno dal tema di scala nazionale delle liste d’attesa a quelli più specifici dell’adeguatezza degli spazi ospedalieri di alcuni reparti in particolare, la necessità di ampliare gli orari di pediatria, oltre alle difficoltà sulla copertura dei medici di base nelle frazioni. Di positivo e ancora una volta non scontato c’è il fatto che il nostro è un territorio che si stringe attorno al proprio benessere sociale: associazioni, istituti bancari e privati cittadini fanno donazioni al sistema sanitario con encomiabile continuità e i medici sono sempre disponibili a fare approfondimenti pubblici con i cittadini. È una ricchezza che non tutti hanno».
La relazione dei vertici Ausl ha toccato numerose questioni, a partire da un chiarimento in merito al recupero crediti in corso sui ticket di Pronto soccorso non riscossi nell’ultimo quinquennio. In particolare è stato spiegato che il ritardo nelle richieste di riscossione è stato dovuto alla pandemia e alle alluvioni, che i primi solleciti non sono gravati da more e che solo dal 2025 è il codice colore di Pronto soccorso a determinare l’importo della prestazione; nello specifico, sono soggetti a ticket da 25 euro (più eventuale approfondimento specialistico) i codici bianchi e verdi. Sono state inviate 16.675 lettere di primo sollecito e incassati finora 554.355 euro, quasi la metà dei previsti 1 milione e 149mila euro.
Sull’ospedale Umberto I sono stati ricordati i previsti interventi sulle manutenzioni impiantistiche e gli interventi per il miglioramento sismico del padiglione A (oltre 3 milioni di euro da Pnrr) e sulla copertura del Padiglione B (1,3 milioni di investimento da Regione e Protezione civile). L’Oncologia si è trasferita al terzo piano del padiglione A, mentre gli ambulatori della Pediatria sono al secondo piano del padiglione C. Lo scorso 6 ottobre è stato avviato il nuovo ambulatorio senologico, oltre al percorso donna sulla medicina di genere.
Nel complesso, l’attività dell’ospedale rispetto agli anni scorsi evidenzia un leggero aumento dei pazienti dimessi e un lieve accorciamento della degenza media.
Quanto ai Cau, quello di Lugo registra una media di 57 accessi al giorno, con un tempo medio di attesa totale di circa un’ora, mentre a Conselice la media è di 12 accessi al giorno per 40 minuti di permanenza media. I sondaggi raccontano di un’utenza molto soddisfatta e l’impatto sul Pronto soccorso di Lugo si traduce in un -7,4% di codici bianchi e verdi, quindi in una tangibile decongestione del servizio.
In merito alle Case della comunità è stato fatto il punto sui progetti. Quella di Lugo come noto sorgerà nell’area dell’ex acetificio Venturi e il fine lavori del primo stralcio è previsto per l’estate del 2026. L’ambulatorio infermieristico è già stato aperto, lo scorso 3 novembnre, nella palazzina di viale Masi 22.
Il progetto della nuova Casa di comunità di Voltana, presentato in settembre, prevede il fine lavori per la primavera-estate del 2027.
Sul fronte dei Medici di medicina generale, si rileva un’inversione di tendenza sull’età media, che ha visto aumentare in modo significativo i professionisti under 45 presenti sul territorio. A Lugo ci sono 28.681 assistiti, con 968 posti liberi e nessun problema di copertura. Problema che invece esiste nelle frazioni, con 6 bandi pubblicati nel 2025 e andati tutti deserti. In particolare a San Bernardino ci sono stati tre interpelli, con solo tre mesi di copertura complessiva, e a fine anno ci sarà una carenza a San Lorenzo.
L’intera seduta del Consiglio comunale è reperibile in video sul canale YouTube del Comune di Lugo.

























































