Con una lunga lettera, Bruno Console Camprini, annuncia la nascita del nuovo comitato “No alla morte del centro storico per estensione della Ztl”. Il neo comitato fondato dal noto avvocato, in passato attivo in prima persona in politica, nasce dall’attività del comitato contro la Ztl in via Naviglio attivo nell’ultimo anno, come appunto specifica la denominazione, per contrastare la zona traffico limitato nell’area della sede principale delle poste manfrede. Con il comunicato stampa, il nuovo comitato, che ha già presentato all’amministrazione le proprie richieste, annuncia quali saranno le battaglie che porterà avanti in campagna elettorale. Ancora da definire però il ruolo che avrà il comitato. Si era parlato di una lista civica a sostegno della coalizione del centrodestra, ma al momento è ancora tutta un’opzione da valutare.

“Dal piano regolatore del 1970 era stata denunciata la necessità di valorizzare il centro storico di Faenza e si era messo in evidenza il suo degrado urbanistico. Dopo  50 anni abbiamo avuto una politica della amministrazione comunale serva degli interessi dello sviluppo anomalo dei centri commerciali ed uno sviluppo dell’edilizia  di periferia esagerato. Occorre invertire la direzione dello sviluppo economico faentino, occorre puntare alla tutela del centro storico,  riducendo le pretese di limitazioni ed imposizioni di costosi interventi solo per il centro storico, aggravando già l’onerosità degli interventi edilizi nelle ristrutturazioni del vecchio, con i gravissimi problemi economici della pandemia, gravanti su quasi tutte le attività produttive, agricoltura, industria, terziario, occorrono urgenti interventi di sgravio delle imposte, ed una generale incentivazione della ristrutturazione edilizia nei centri storici.  Certo, le amministrazioni dovrebbero spendere di più ed avere minori entrate, per cui i conti non tornano  e ci vuole anche una drastica politica di riduzione delle spese, problema assai cruciale,  ma è inevitabile dover agire in un circuito di minori entrate e maggiori spese. In un tale quadro economico il Comitato ritiene che prevedere, che le Ztl debbano essere estese a tutto il centro storico di Faenza è una completa mazzata alla sua vivibilità economica e pratica per decretarne la progressiva morte. Per questo il Comitato  ha deciso di trasformarsi in  COMITATO  CONTRO LA VENTILATA’ MORTE DEL CENTRO STORICO CON L’ESTENSIONE PROGRAMMATA DELLA ZTL  IN TUTTE LE SUE STRADE. La zona a traffico limitato significa il divieto di circolazione per chi non abita nella zona, creando un generale disagio, non solo per L’automobilista proveniente da altra zona, ma persino per i parenti di quelli che vi sono insediati.

In questi mesi di presentazione di candidature alla carica di Sindaco di Faenza  con grande rammarico non abbiamo sentito quasi mai proposte in difesa del centro storico, recentemente  ”FAENZA CRESCE” ha proposto il censimento de negozi sfitti, proponendo una iniziativa del Comune a favore dell’incontro tra domanda e offerta. Ottimo l’interessamento specifico per il centro storico, ma ci pare una proposta insufficiente e viziata da interventismo. Noi nella lettera inviata al Sindaco di Faenza abbiamo chiesto:

  1. un piano di rilancio del centro storico, basato: a) sul dimezzamento delle locazioni degli edifici comunali per un anno; b) sul dimezzamento dell’IMU a tutta la città, se non fosse tecnicamente possibile, operare con corrispondente contributo comunale, c) dimezzamento della aliquota IRPEF comunale; d) analoga richiesta alla Regione ed allo stato; e) stop a nuovi centri commerciali; f) riduzione degli oneri di urbanizzazione per il centro storico; g) alleggerimento degli oneri per aggravamento urbanistico nell’edificazione nel cento storico; h) sostegno al Consorzio del Centro storico con un fondo straordinario per il recupero del fermo coronavirus; i) stop all’introduzione dell’obiettivo di estendere a tutto il Centro Storico la ZTL per almeno 10 anni.
  1. concessione di ulteriori 90 giorni per la presentazione di osservazioni al nuovo PUMS adottato in febbraio.

Sulla base di tali argomentazioni e per una serena valutazione delle circostanze di fatto, si chiedono le seguenti informazioni:

  1. quale attività di controllo è stata fatta dal Comune di Faenza nel 1918 e 1919 sugli impianti di riscaldamento delle varie categorie di privati e delle attività della città e quali risultati ha dato;
  2. idem per quanto concerne le attività di inquinamento delle industrie faentine.

Noi come comitato  abbiamo solo una idea precisa: difendere gli interessi del Centro Storico  e siamo contrari al PUMS nell’obiettivo di estendere a tutto il centro storico la Ztl, singolarmente possiamo essere di destra o di sinistra, ma come comitato quelle sono le nostre idee e ben interloquiamo con le proposte di chiunque. Ci fa piacere che questi giovani candidati alle prossime  elezioni comunali abbiamo attenzione al centro storico, ricordiamo loro le nostre proposte ed avremmo piacere che si confrontassero anche con esse”