I soggetti che hanno costruito il progetto FutuRa hanno deciso di continuare il loro lavoro per la città senza la necessità di aggiungere una nuova lista alle prossime elezioni comunali. È una scelta forte per uscire da un panorama che appare fitto di opportunità elettorali ma, per ora, povero di dibattito reale e strategico sul futuro della città e del territorio ravennate.

“Dopo quasi un anno di incontri tra noi, all’insegna del “chi sa parla e approfondisce” (affermazione quasi rivoluzionaria, oggi più che mai), abbiamo deciso che continueremo a dare il nostro contributo in altre forme, oltre a quelle prettamente elettorali, per arrivare ad un doppio obiettivo” dicono da FutuRa:

  1. continuare a stimolare un dibattito di merito sui grandi temi di Ravenna, utilizzando metodo scientifico e competenze disponibili, e analizzando globalmente le tendenze in atto e le innovazioni che localmente diventano necessarie;
  2. favorire l’unità di un’area politico-programmatica più ampia di noi (riformista, liberale, laica, radicale) in grado di offrire una nuova prospettiva dialogante ma realmente autonoma; fino a costruire una rinnovata proposta politica per la città.

Il nostro obiettivo, va detto, forse era troppo ambizioso per le nostre forze poiché, fin dall’inizio, abbiamo dovuto scontrarci con spinte di autoconservazione politica che hanno portato molti, legittimamente, in altre direzioni” continuano da FutuRa “per noi fare politica rimane una scelta volontaria in cui ci si muove allo scopo di dare un contributo per provare ad alzare il livello della discussione, sia come approfondimento delle tematiche che come miglioramento delle informazioni e dei contenuti a favore di tutta la collettività e della partecipazione informata dei cittadini”.

“Oggi possiamo dire che non siamo riusciti in uno degli obiettivi che avevamo fissato: unire tante realtà all’interno di un contenitore civico che lavorasse con lo stesso spirito che ci ha accompagnato. Questo avrebbe permesso di non disperdere energie in un caos di liste e candidati ma bensì concentrarle. Avrebbe permesso anche di dare meno importanza alla quantità, e più alla qualità. Ora, invece, ci troviamo con 10 candidati a sindaco e almeno 25 liste d’appoggio: numeri fuori dalla realtà per un territorio come il nostro, il segno della vittoria della tattica sulla strategia. In questo modo, in questa situazione, non ci sentiamo dunque utili come “lista elettorale”, per questo, non saremo della partita in questa forma. Allo stesso tempo vogliamo sgombrare il campo da dubbi in merito al nostro posizionamento culturale e valoriale che rimane sicuramente all’interno dello spazio politico che avevamo scelto e che continuiamo a riconoscere come nostra collocazione naturale” – concludono.

Il lavoro del gruppo civico composto da Azione, Insieme per Cambiare, Italia in Comune e +Europa non si ferma ma proseguirà con rinnovata energia. Nascerà quindi formalmente l’associazione FutuRa dove nella quale chiunque potrà contribuire ed attingere ai contenuti che saranno proposti. Una sfida ancora più impegnativa che guarda ben oltre a queste elezioni amministrative.