Le Giornate Fai di Primavera hanno portato a Ravenna e provincia complessivamente oltre 3500 persone, accompagnate dai giovani Apprendisti Ciceroni delle scuole locali a visitare alcuni gioielli del nostro patrimonio artistico, culturale e ambientale.
A Ravenna i visitatori sono stati quasi 1500, con la Biblioteca di Storia Contemporanea Alfredo Oriani che ha riscosso un importante successo: allievi delle scuole medie e superiori di Ravenna hanno illustrato le specifiche storiche e architettoniche dell’edificio, il suo inserimento nel contesto della zona dantesca e il ricco patrimonio librario che conserva. In Piazza Duomo, il gruppo Fai Ponte fra culture ha proposto visite, in italiano e in ucraino, alla Chiesa di Santa Giustina, attirando un gran numero di visitatori, ravennati e non. Molti infatti i turisti, che hanno approfittato dell’opportunità offerta dalle Giornate di Primavera per scoprire luoghi abitualmente chiusi o poco accessibili.
A Cervia l’Impianto Idrovoro della Madonna del Pino ha ospitato un vasto pubblico alla scoperta della ricca storia della bonifica, mentre a Lugo ha riscosso grande successo il Museo Baracca recentemente restaurato, dopo i danni subiti con l’alluvione del 2023, anche grazie al contributo delle Delegazioni Fai dell’Emilia Romagna. Molti i visitatori anche a Faenza, per la Capanna Rustica del giardino di Palazzo Milzetti, interessante esempio di arredo di giardino romantico ottocentesco, e a Castel Bolognese, alla scoperta del museo all’aperto dedicato allo scultore Angelo Biancini. Il pubblico ha particolarmente apprezzato anche gli incontri di approfondimento, a Ravenna su Giulio Ulisse Arata con l’architetto Paolo Bolzani e a Castel Bolognese sull’opera di Biancini con Alberto Mingotti.
La Delegazione Fai di Ravenna desidera ringraziare tutti i visitatori e i volontari, le scuole, le istituzioni e i loro responsabili, che hanno tutti concorso a rendere possibili queste due giornate di festa.


























































