Frode fiscale. False dichiarazioni dei redditi, sequestro da 27 milioni di euro

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Un provvedimento di sequestro preventivo di disponibilità bancarie, beni mobili e immobili per quasi 27 milioni di euro, pari al profitto degli illeciti penali, nei confronti di 10 società e 22 persone ritenute, a vario titolo, responsabili dei reati di infedele dichiarazione, omessa dichiarazione, occultamento di scritture contabili e indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti. Nel mirino di questa operazione condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna e della Tenenza di Vignola è finito un meccanismo fraudolento messo in atto da più persone operanti sul territorio emiliano-romagnolo attraverso numerose società intestate a prestanome le quali, al fine di non versare i debiti erariali, utilizzavano costantemente crediti inesistenti IVA e IRAP, anche attraverso dichiarazioni fiscali compilate con dati non veritieri e occultando le scritture contabili obbligatorie.

Gli accertamenti eseguiti con mirate verifiche hanno messo in luce che lo schema di frode prevedeva la falsificazione diretta delle dichiarazioni fiscali finalizzata a generare crediti inesistenti; esemplificativa della spregiudicatezza delle condotte illecite poste in essere è la circostanza che ha visto compensate imposte e contributi del 2016 con IVA a credito dell’anno d’imposta precedente (2015), pur in assenza della relativa dichiarazione che ne attestasse la creazione, o in presenza di dichiarazioni che certificavano la presenza di un credito IVA, la presentazione di comunicazioni dei dati IVA riportante, al contrario, un’imposta a debito