“E’ un fatto concreto che a Ravenna, con buona pace della nostra amministrazione, una persona in carrozzina non può usufruire delle linee di trasporto pubblico, basta provare a mettere alla prova il servizio, senza preannunciarlo, e si trova conferma di una situazione assolutamente inaccettabile nel 2022.

Va ricordato infatti che solo nel 2016, sull’onda dell’entusiasmo pre elettorale, la maggioranza promise l’adozione del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati.

Smaltita la sbornia elettorale tuttavia, il piano di cui sopra venne effettivamente approvato soltanto nell’agosto 2021, puta caso, a ridosso delle amministrative 2021, con un ritardo ultratrentennale sulla tabella di marcia (la legge quadro di attuazione è datata 1986).

Fatte queste premesse abbiamo purtroppo appurato che l’ufficio decentrato del comune di Via Maggiore (ex circoscrizione prima) non è accessibile alle persone in carrozzina. E non in maniera occasionale, bensì costantemente.

Il motivo sostanziale è che la portantina di sollevamento, ubicata alla base dei gradoni di accesso all’edificio pubblico, è guasta quantomeno da sei mesi .

Banale spiegare che questa circostanza costringe i residenti del quartiere, con limitate capacità di movimento autonomo, a recarsi dall’altro capo della città, sino alla sede centrale dell’anagrafe comunale di via Berlinguer, per poter usufruire anche dei più elementari servizi quali rinnovare un documento di identità.

Oltre al danno la beffa, atteso che gli autobus sono preclusi ad alcuni cittadini per le motivazioni di cui sopra.

Ora non vogliamo proseguire oltre con le parole: riteniamo che la vicenda sia talmente scandalosa da meritare i fatti.

All’uopo, il nostro capogruppo Alberto Ancarani presenterà un’interrogazione in consiglio comunale mentre sarà nostra cura presentare un esposto alle autorità sovraordinate visto che dal 1986 a oggi il comune ha fruito e fruisce di fondi pubblici (statali e regionali) funzionali ad elidere appunto tutti gli elementi costruttivi, che impediscano o limitino il pacifico godimento del diritto di spostamento.

Servono interventi tempestivi, perchè di giustificazioni, cari amministratori, non ne possono più essere accettate.”