La Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà B.D. 42enne calabrese per i reati di truffa aggravata, falsità materiale commessa dal privato e sostituzione di persona.

Qualche tempo fa, attraverso il web, ha pubblicato un annuncio di vendita di un escavatore HITACHI sul portale subito.it.

Trascorso qualche giorno il venditore ha ricevuto una proposta d’acquisto da parte di un acquirente con il quale si è accordato, attraverso WhatsApp, per concludere la vendita dell’escavatore per un importo pari a 8.320 euro a fronte del quale gli sono state richieste, a conferma della veridicità dell’annuncio, le copie della carta di circolazione del mezzo e i suoi documenti di identificazione.

L’acquirente, dopo aver eseguito, in due tranche, il versamento della somma pattuita tramite bonifico a un codice IBAN fornito dal venditore durante gli accordi a mezzo Wathsapp finalizzati a perfezionare la vendita aspettava invano la consegna dell’escavatore.

Le indagini, condotte dalla Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile della Questura di Ravenna, hanno permesso di accertare che la carta di circolazione del mezzo era stata modificata nella parte relativa ai numeri di telaio, che ai documenti di identificazione erano stati modificati la data e il comune di nascita, così come quello di residenza.

L’autore della truffa è stato identificato dagli investigatori della Mobile in B.D. che è risultato intestatario del codice IBAN, relativo a una carta PostePay, sul quale sono stati effettuati i versamenti di danaro dalla parte offesa, oltre a risultare l’intestatario dell’utenza mobile utilizzata per gli accordi preliminari all’acquisto attraverso WhatsApp.

Gli agenti della Mobile hanno anche accertato che B.D. non è mai stato proprietario di alcun escavatore e che aveva utilizzato fotografie e fotocopie della carta di circolazione di proprietà, di fatto, di una terza persona risultata estranea alla vicenda.