“Riteniamo inaccettabile che un festival culturale che si fregia del nome “Lugo per la pace” sia sponsorizzato da una ditta che è nella supply chain di Leonardo ed esporta componenti per armamenti”.
La critica alla rassegna arriva da parte di “Faenza per Gaza”, un gruppo di cittadini attivi per i diritti umani e la pace, da alcuni mesi impegnati a denunciare il coinvolgimento dell’Italia e di alcune aziende italiane nel genocidio compiuto da Israele a Gaza.
“Sappiamo che tra gli sponsor del festival Lugo Summer Live (con eventi fino a settembre) c’è anche Curti, azienda fornitore di Leonardo, controllata statale che produce ed esporta armi, anche verso Israele.
Leonardo è stata citata anche nel rapporto della Relatrice ONU Francesca Albanese come azienda complice di genocidio e occupazione ai danni del popolo palestinese.
Curti è da anni nella supply chain di Leonardo, sia per elicotteri, sia per armamenti navali e terrestri.
Curti è inserita nel Registro nazionale delle imprese ai sensi della legge 185/90 che esportano armi e presente nelle relazioni annuali ministeriali di export armamenti” ricorda Faenza per Gaza.
“Vista la sensibilità del direttore artistico alla sofferenza dei palestinesi, (come da suoi recenti post su fb) chiediamo di rinunciare a questo sponsor.
Da tempo chiediamo anche alla Curti di togliersi dalla filiera della morte e produrre unicamente per il civile. Ma senza (ad oggi) alcuna risposta”.


























































