“Il bacino di canottaggio della Standiana è nato per fini sportivi con importantissimi investimenti da parte del Comune di Ravenna. Inaugurato nel 1997 è fino da allora in concessione alla Canottieri Ravenna che le gestisce e organizza gare nazionali ed internazionali come il recente mondiale di Dragon Boat (7.000 atleti + accompagnatori per 100.000 presenze turistiche) e i diversi meeting nazionali, festival della gioventù e campionati assoluti di canottaggio che ci saranno anche nel 2025 per migliaia di presenze turistiche e, nel prossimo luglio, due giorni di diretta RAI.
Per permettere questo è indispensabile che il campo gara sia sempre perfetto e l’ipotesi di utilizzarlo come cassa di espansione, per cui con rapido ed anomalo innalzamento del livello idrico, distruggerebbe le infrastrutture sportive (8 corsie di 2.500 metri che non resisterebbero allo sforzo di sollevamento).
La Canottieri sta trattando da circa un anno, coinvolgendo anche l’Assessorato allo Sport, una iniziativa privata nel campo delle energie rinnovabili attraverso la quale realizzare finalmente il completamento della infrastrutturazione sportiva dell’impianto, adeguandolo agli standard internazionali, con una spesa a carico dei privati di oltre 3 milioni di euro, tramite un project financing sottoposto ad evidenza pubblica.
Tutto questo è da ritenersi incompatibile con la destinazione del bacino a cassa di espansione, per cui essendo mancata qualsiasi forma di confronto e non ci risulta che siano state esaminate soluzioni alternative, si rende necessario o sospendere l’approvazione di questo progetto auto-referenziato e chiedere che si avvii un percorso partecipato in grado di evitare danni alle strutture sportive di proprietà del Comune e valutate di interesse internazionale, oppure raggiungere già in sede di approvazione quelle previste per le alberature da abbattere) da realizzare a fronte dei problemi creati dall’intervento in oggetto. In questo caso potrebbe essere approvato un documento in cui si dà già atto, da parte del Comune di Ravenna, della necessità di inserire nel computo metrico dell’intervento una somma da destinarsi alla realizzazione di un nuovo sistema delle corsie di gara in grado di resistere alla fluttuazione rapida del livello del lago, per effetto del volume di sfioro che verrà immesso in occasione dell’utilizzo del sistema di laminazione delle piene del canale Consorziale Fosso Ghiaia oggetto di questo intervento, il medesimo necessario per garantire la fruibilità sportiva dell’impianto comunale, prevede un costo di circa 80.000 euro più oneri di legge.
Per quanto sopra esposto ed illustrato in Consiglio comunale u.s. premesso che siamo favorevoli a tutte le opere necessarie alla messa in sicurezza del territorio, cominciando dalla manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua, fiumi, canali, ecc., ma non a scapito di un bacino di canottaggio come quello della Standiana, che presenta delle criticità che potrebbero compromettere le attività del bacino con ricadute negative per il turismo e presenze sul territorio che per effetto domino ne patirebbe un danno in termini di mancate presenze, quindi fatturato.
Oltre a danneggiare una struttura realizzata con soldi pubblici.
Abbiamo proposto soluzione alternativa che potrebbero essere le Cave di San Bartolo, più idonee alla realizzazione di casse di espansione, ma è stato bocciato dalla maggioranza, la quale non ci ha permesso neanche di inserire nella delibera, la nostra istanza che chiedeva solo di tenere in debita considerazione le criticità esposte.”
Anna Greco
Consigliere Gruppo Fratelli d’Italia
























































