“È in corso, per iniziativa di Raffaella Randi, vicepresidente del Consiglio territoriale di Sant’Alberto, una petizione, rivolta al sindaco di Ravenna, con oggetto: “Rallentatori di velocità sulla via Sant’Alberto omicida”. Lista per Ravenna la sostiene sul piano tecnico e organizzativo. Moduli per la raccolta delle firme, aperta a tutti i cittadini residenti nel territorio del comune di Ravenna, italiani o stranieri, con almeno 16 anni di età, sono depositati presso i seguenti esercizi: bar Ca’ Bosco di via Sant’Alberto, bar Stella Polare di San Romualdo, caffetteria di Sant’Alberto in piazza Garibaldi a, tabaccheria Tania di Sant’Alberto in via Guerrini, ristorante La Rucola di Sant’Alberto in via Gattolo Superiore, distributore Avia di Sant’Alberto in via Basilica, bar Centrale di Savarna. Segue il testo.

LA PETIZIONE

Sulla Strada Provinciale n.1 Sant’Alberto, posta tra la rotatoria sull’incrocio con la statale Romea DIR e la località omonima, si sono verificate, tra il 12 e il 13 ottobre 2024, due tragedie veicolari che hanno portato alla morte un automobilista 41enne e un motociclista 58enne. I cittadini firmatari di questa petizione segnalano lo stato di insicurezza di tutta questa strada, in particolare nel tratto più urbanizzato tra San Romualdo e Ca’ Bosco, che presenta una massiccia quantità di piccole traverse che la intersecano e dove circolano mezzi pesanti e agricoli al contempo di cicli e motocicli. La conformazione del percorso stradale, con la presenza di lunghi tratti in rettilineo, incoraggia una circolazione ad alta velocità dei mezzi in transito che costituisce un fattore di rischio fondamentale per la sicurezza stradale non solo degli autoveicoli, ma anche dei residenti, dei pedoni e dei ciclisti.

I cittadini deplorano, al riguardo, come la Strada Sant’Alberto sia priva di marciapiedi e di piste ciclabili,  il sensibile aumento di vittime della strada negli ultimi tempi possa essere stato causato, tra l’altro, dal mancato rispetto dei limiti di velocità, ma anche da tratti della pavimentazione pericolosamente ammalorati e sconnessi, i residenti in zona utilizzino un servizio bus per i propri figli in età scolare su fermate prive di alcun tipo di protezione o spazio dedicato.

Con la presente petizione si intende perseguire una riduzione del numero e della gravità degli incidenti mediante l’introduzione di misure infrastrutturali utili a rallentare la velocità dei veicoli, come la costruzione di una o più rotatorie in alcuni punti strategici di diramazione della strada verso gli insediamenti residenziali e produttivi laterali, ma anche attivando, meno onerosamente, alcuni dei sistemi di rallentamento della velocità consentiti, su tutte le strade italiane, dall’art. 179 del regolamento di attuazione del Codice della Strada, cioè  bande trasversali ad effetto ottico, acustico o vibratorio”. Quelli ad effetto ottico richiedono l’ “applicazione in serie di almeno quattro strisce bianche rifrangenti, con larghezza crescente nel senso di marcia e distanziamento decrescente”, e quelli ad effetto acustico un “irruvidimento della pavimentazione stradale ottenuta con la sua scarificazione o incisione superficiale o con l’applicazione di strati sottili di materiale in rilievo in aderenza, eventualmente integrato con dispositivi rifrangenti”, che “possono determinare effetti vibratori di limitata intensità”.

La petizione è indirizzata al sindaco di Ravenna anche nella sua veste di presidente della Provincia, titolare della Strada provinciale n. 1 Sant’Alberto, richiedendo perciò anche la presenza almeno del consigliere provinciale delegato alla Viabilità e del dirigente capo dello stesso settore.”