Tra le 60 e le 100 mila persone uccise. È il bilancio, stimato, del programma T4, l’operazione di soppressione di persone con malattie genetiche o con disabilità, organizzato dal nazismo. Ufficialmente erano vite considerate indegne di essere vissute. In realtà erano ritenute un costo eccessivo per lo Stato, ma anche delle cavie sulle quali condurre esperimenti e torture.
È questo il nucleo centrale di una mostra allestita nell’aria universitaria di Faventia Sales, a Faenza, da parte degli studenti di 5^ A di Scienze Umane del Liceo Torricelli-Ballardini. Il progetto della classe, che si è focalizzato anche sul campo di concentramento di Mauthausen, si è classificato primo nel 2023 al bando regionale dedicato al Giorno della Memoria. I ragazzi, a settembre, hanno visitato alcuni dei luoghi dello sterminio e la città di Trieste, dove, decenni dopo il nazismo, Franco Basaglia iniziò la sua rivoluzione. Al ritorno, con la collaborazione della 5^B dell’Artistico, hanno realizzato la mostra, visitabile fino all’8 febbraio.
























































