Verso la Ravenna del futuro: un concorso di idee per realizzare un belvedere sopraelevato tra centro e Darsena

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E’ stato aperto oggi il concorso di idee rivolto a progettisti italiani ed europei che ha come obiettivo primario la creazione di un collegamento sopraelevato, che dovrà caratterizzarsi anche come “belvedere” verso la Darsena, il parco Teodorico, la Rocca Brancaleone e il centro, per collegare ancora meglio le due parti della città idealmente divise dalla stazione.

Il bando prevede inoltre la realizzazione di un parcheggio multipiano, la progettazione dell’ampliamento di edifici di servizio su viale Farini, di proprietà di RFI, e la ricostruzione dell’edificio ex Dogana che oggi ospita il comando della Polizia locale.

La proposta ideativa, dai costi stimati di poco più di 35 milioni di euro, punta quindi alla sistemazione urbanistica dell’area della stazione ferroviaria, mettendo in relazione il centro storico con la Darsena

Il termine ultimo per la presentazione della richiesta di iscrizione è il 29 gennaio mentre la consegna della proposta ideativa dovrà avvenire entro il 5 febbraio.

Tutte le informazioni sul concorso sono pubblicate sul sito web del Comune  all’indirizzo http://bit.ly/hubintermodale

 Un po’ di storia

La stazione ferroviaria di Ravenna venne inaugurata ufficialmente il 23 agosto 1863, in concomitanza con l’apertura della linea ferroviaria proveniente da Castel Bolognese. La posizione dell’impianto fu stabilita in maniera unanime dal Consiglio comunale ravennate, in prossimità della Darsena in modo da favorire l’interscambio con il porto. La gestione inizialmente fu affidata alla società Gonzales & Tatti di Milano. A partire dal giugno 1864, essa passò alla Società italiana per le strade ferrate meridionali.

La stazione, all’epoca costruita in una zona periferica della città, tra il centro storico e la parte terminale del porto, è stata nel corso degli anni inglobata dal tessuto urbano. Distrutto dai bombardamenti del 1944, il fabbricato viaggiatori è stato riedificato nelle forme attuali nel 1952. La facciata, con paramento in mattoni, è caratterizzata dalla presenza di cinque ampi finestroni a tutto sesto che ricordano quelli della vicina Basilica paleocristiana di San Giovanni Evangelista (V sec. d.C.), interrotti, a circa metà della loro altezza, da una pensilina in cemento armato. La stazione dispone di otto binari centrali, di cui sette serviti da banchina e di tre binari tronchi posti in posizione laterale (piazzale nord).