“Ci si accorge solo ora dopo la figuraccia nazionale, che la linea Ravenna-Bologna è inadeguata?
Dopo la triste figura sui media nazionali, la linea Ravenna-Bologna tra le peggiori d’Italia, si sveglia il Sindaco di Ravenna e presidente della provincia Michele De Pascale.
Per secondo l’assessore regionale ai trasporti, pure lui ravennate, Andrea Corsini.
Un Corsini così sollecito e loquace per il passante autostradale di Bologna.
E fin qui così silente sulle ferrovie, a partire da quella vicino a casa.
Evidentemente l’utilizzo consueto del treno per i due ravennati non è un’abitudine.
Altrimenti non avrebbero dovuto aspettare la classifica di Legambiente per darsi una mossa.
La linea Ravenna-Bologna richiede investimenti sulla struttura ancor più necessari dopo l’alluvione.
Peraltro alzare i ponti sui fiumi con campata unica nelle ferrovie della Romagna risulta davvero una necessità.
Come il raddoppio dei binari almeno in alcune tratte.
Per non parlare del progetto approvato e poi accantonato della linea Massa-Budrio anche per trasporto merci dal porto di Ravenna.
Esiste poi il tema stazioni.
Una città come Lugo che raccoglie un comprensorio di centomila abitanti deve avere una biglietteria come Faenza e Imola.
Una stazione è una porta per la città anche per eventi e turismo.
Servono più treni con orari estesi fino alle 24.
Più treni per pendolari e per turisti.
In estate quando i turisti si aggiungono ai pendolari la situazione risulta insostenibile.
Per investire sui treni bisogna crederci davvero.
Purtroppo mentre aumentano le corsie autostradali il treno risulta negletto e residuale.”