“Oggi la stampa locale pubblica i dati dell’inflazione in Provincia di Ravenna nel mese di maggio.

La UIL è preoccupata per il dato dell’inflazione riguardante il carrello della spesa al +3% che erode in particolare i salari e le pensioni di cittadine e cittadini e incide sulla capacità di spesa delle famiglie.

Spicca anche il dato estremamente negativo dei servizi alberghieri con un forte innalzamento che ha toccato nel mese scorso il + 8,5% !! e anche quello dei servizi di ristorazione che si attesta comunque a un considerevole +3,8% !!.

Ciò che più stupisce è il fatto che importanti esponenti delle Associazioni Imprenditoriali del settore Turistico-Alberghiero abbiano dichiarato in questi giorni, sempre sulla stampa locale, “ i costi di gestione sono in costante aumento, mentre è praticamente impossibile ribaltare gli aumenti sul prezzo della vacanza !!??

Delle due l’una: o le Associazioni non hanno ben presente gli aumenti dei prezzi dei servizi alberghieri e dei servizi di ristorazione praticati dai propri associati…oppure vogliamo sostenere che i dati ISTAT non sono aggiornati.. ??

Facciamo notare che già a giugno 2023 l’aumento dei prezzi dei servizi di alloggio (alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, campeggi), poneva Ravenna al 4° posto in Italia con un + 23,6% !!  contro una media italiana del +12,8%.

Certamente un po’ di sana autocritica non guasterebbe  !!

Non si può far finta di non capire che l’aumento del +8,5% dei servizi alberghieri e del +3,8% dei servizi di ristorazione praticato in Provincia di Ravenna può incidere pesantemente sul reddito disponibile per le vacanze di una famiglia italiana!!!  e che forse, con un aumento più contenuto, qualche turista in più sceglierebbe i nostri lidi o allungherebbe di qualche giorno la propria vacanza !!!”

Carlo Sama Segretario Generale UIL Ravenna