I militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Ravenna, attraverso le stazioni CC Forestali di Ravenna, Cervia, Bagnacavallo, Brisighella, Casola Valsenio e del Nucleo Investigativo, anche nell’anno 2020 hanno eseguito numerosi servizi finalizzati al capillare controllo del territorio per prevenire e reprimere la commissione di illeciti a danno dell’ambiente, in particolar modo quelli a tutela del patrimonio boschivo, della fauna selvatica e degli animali di affezione, quelli sullo smaltimento illecito dei rifiuti e dell’inquinamento delle acque nonché la tutela della sicurezza agro-alimentare.
Questi i principali risultati ottenuti:
· controlli effettuati 4.090;
· illeciti amministrativi 134 per un importo complessivo di 62.806 €;
· reati perseguiti 45 con 38 persone denunciate.
Di particolare rilievo sono i servizi svolti nell’area della Pialassa Piomboni e Baiona in collaborazione con il Reparto Carabinieri Biodiversità di Punta Marina e le altre Forze dell’Ordine, contro il fenomeno della pesca abusiva che hanno portato al sequestro di oltre 5 quintali di vongole, di imbarcazioni e attrezzature utilizzate dai contravventori. Questa attività, oltre a reprimere il bracconaggio ittico che determina un impatto sugli ecosistemi acquatici, trova il suo risvolto anche nella sicurezza alimentare, contrastando la vendita ed il consumo di alimenti non controllati e privi di ogni tracciabilità.
Non di meno sono stati i controlli sullo smaltimento illecito di rifiuti che hanno portato al sequestro di vaste aree utilizzate come discariche con il conseguente obbligo dei contravventori al ripristino dello stato dei luoghi e al pagamento di sanzioni per oltre 10.000 €.
Anche la tutela delle acque ha visto un’intensa attività preventiva e repressiva che ha portato alla denuncia dei dirigenti di una nota azienda alimentare della provincia per aver messo in atto un scarico abusivo delle acque reflue industriali e averne falsificato le analisi chimiche di autocontrollo.
Infine, un’importante operazione è stata svolta in tempi recenti e tutt’ora in corso, in collaborazione con la Polizia Locale di Ravenna, nell’ambito del maltrattamento di animali che ha portato al deferimento di un noto veterinario della provincia e al sequestro di un’ingente quantità di denaro provento della sua attività illecita rinvenuto in occasione di perquisizioni domiciliari.
Di sempre maggiore rilievo è risultata essere la collaborazione con le altre Amministrazioni pubbliche sia statali che locali, (AUSL, ARPAE, Enti Parco, Unioni dei Comuni), che permette di conseguire risultati di maggiore rilievo, mettendo in risalto ogni singola professionalità e competenza.